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“1000 banderas po sa Sardigna”, l’idea di Alessandro che vuole portare in piazza migliaia di quattro mori per sa Die de sa Sardigna

Sa Die de sa sardigna, il giorno dedicato alla nazione sarda. Un orgoglio ritrovato, che quest’anno potrebbe culminare in una grande manifestazione di piazza. Mille bandiere dei Quattro mori nelle piazze di Sassari e Cagliari, questa l’idea del giornalista Alessandro Dessì.

«L’immagine della marea umana dei Catalani, radunati pacificamente a Barcellona per festeggiare l’edizione 2016 della Diada (la loro festa nazionale) – spiega Alessandro Dessì nella pagina Facebook dedicata all’iniziativa – è per noi causa di ammirazione e invidia e ci ha fatto sognare una o più piazze della Sardegna analogamente gremite di cittadini con in mano la bandiera nazionale dei Quattro Mori. Per questo, nei giorni scorsi, abbiamo preso contatto con qualche amico per proporre l’idea di una manifestazione simile per il 28 aprile, in occasione dell’edizione 2017 de “Sa Die de sa Sardigna. Vogliamo radunare almeno 1000 bandiere dei Quattro Mori, in Piazza dell’Indipendenza a Cagliari e Piazza d’Italia a Sassari».

Manifestare l’orgoglio dell’appartenenza e la volontà di combattere con responsabilità le avverse congiunture, manifestare serenamente e in pace per quelli che partono o abbandonano la terra, per chi vede fallire la propria impresa o emigrare i propri figli, manifestare per affermare la volontà di bonificare ciò che è stato inquinato o semplicemente dissipato da cattive scelte, programmazioni politiche sbagliate e situazioni di rendita insostenibili, manifestare per vedere finalmente affermata una Storia e una Lingua, spesso negate e disconosciute. Questo il senso della sua iniziativa.

«Insieme agli altri organizzatori, Antonio Gregorini di Nurnet e Alioska Mancosu di Ricette di Sardegna, che grazie ai loro canali stanno permettendo la diffusione del nostro progetto – spiega Dessì – vorremmo che le mille bandiere in piazza nel giorno dei sardi diventino, non un appuntamento estemporaneo, ma una vera e propria tradizione per rinsaldare l’identità del nostro popolo».

 

 

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