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Pecorino romano, Mauro Pili: “Il ministero sta valutando di farlo diventare ‘cacio romano'”

«Il ministero dell’Agricoltura, con il grave silenzio delle istituzioni sarde, si appresta al riconoscimento del nome ‘Cacio romano’, come denominazione di origine protetta del nome. La richiesta presentata dal Consorzio pastori Lazio, suffragata dal parere positivo espresso della regione Lazio è all’esame del ministro Maurizio Martina». A sostenerlo è il deputato di Unidos Mauro Pili dopo un’interpellanza parlamentare sulla crisi del settore ovicaprino sardo.

Pili poi rincara la dose: «È il tentativo di scippare alla Sardegna la denominazione di origine protetta di un formaggio, il Pecorino Romano, prodotto per il 95 per cento sull’isola e solo per il restante 5 per cento tra Lazio e altre regioni del centro Italia. Il ministro non solo non ha respinto, come sarebbe stato necessario sul piano amministrativo e giuridico, quella domanda di riconoscimento, ma lascia aperti ampi illegittimi varchi per il suo accoglimento. È fin troppo evidente che le pressioni delle lobby romane e di un’organizzazione di categoria regionale laziale e nazionale stanno mettendo in campo un’azione concentrica per il grande scippo».

 

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