Lo scandalo dell’Ospedale Marino approda in TV. Nella trasmissione L’aria che Tira in onda su La7 si sono ripercorsi, attraverso un montaggio video accompagnato da interviste a cittadini e politici, gli anni che hanno seguito la chiusura dello stabile dichiarato monumento, quindi praticamente intoccabile.

Costruito durante il Ventennio Fascista, la struttura reca pregevoli elementi di architettura razionalista. L’ubicazione lascia quanto mai a desiderare, in quanto si trova proprio nel bel mezzo dell’arenile del Poetto, vero e proprio lascia passare turistico della città di Cagliari.

Dal 1982 lo stabile si trova in completo abbandono, dimostrando anche una certa resistenza nei confronti degli agenti atmosferici. Non si è potuto fare invece nulla nei confronti dei writers che hanno lasciato il segno del loro passaggio, con tracce di dubbia qualificazione artistica.

Da 10 anni l’ospedale è anche al centro di un vero e proprio “caos burocratico e legale”. Nel 2006 infatti venne indetto il primo bando per il recupero dello stabile. Una società toscana si era aggiudicato l’appalto con l’idea di creare un centro di riabilitazione convenzionato con la ASL.  L’assessorato regionale al Patrimonio avrebbe siglato l’accordo, ma mancherebbe la firma con quello alla Sanità per insufficienza di posti letto disponibili. Lo scandalo sarebbe nel fatto che la Regione prima ha dato il via libera alla creazione della clinica, rendendosi conto in seguito della mancanza dei posti letto.

La società toscana che ha vinto l’appalto vuole ora richiedere un risarcimento milionario mentre la Regione ha già speso un milione e mezzo per il servizio di sorveglianza all’ospedale.

Il Comune ha recentemente terminato i lavori di riqualificazione del Poetto ma nulla ha potuto fare per risolvere il problema del’ospedale abbandonato.

Quello che è diventato un triste simbolo per la città di Cagliari rimarrà ancora per molto tempo al centro delle polemiche, visto che ogni anno con cadenza quasi perfetta, vengono proposte soluzioni o viene risollevato il problema.