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Cervo barbaramente macellato nell’oasi di Montevecchio

La macabra scoperta è stata fatta da un gruppo di escursionisti mentre percorrevano il sentiero 191 che porta sino al mare. Preoccupato il presidente dell’associazione Elafos Bruno Concas.

I bracconieri hanno abbattuto il cervo alcuni giorni fa. In questo periodo questi animali vivono la stagione degli amori, sono quindi più facilmente avvistabili e, nel caso specifico di Montevecchio, dove vive una delle colonie più cospicue di tutta l’isola, sono assai abituati all’ interazione con gli umani, che spesso offrono loro da mangiare e rimangono ad ammirarli in tutta la loro bellezza. Stavolta per il cervo è andata male. I bracconieri dopo averlo abbattuto lo hanno macellato direttamente nella foresta lasciando, lungo il sentiero che porta dal borgo di Montevecchio alle dune di Piscinas, i resti inservibili dell’animale. “E’ da parecchio che non veniva registrato un simile evento. – commenta Bruno Concas, Presidente dell’associazione Elafos che da 30 anni si propone di valorizzare il regno del cervo sardo – Recentemente uno di questi animali è morto dopo essere stato investito da un auto, mentre un altro è morto di stenti per essere rimasto impigliato in un reticolato”. I cervi sono animali protetti e non possono essere abbattuti neanche in periodo di caccia. La loro popolazione è cresciuta, nell’oasi di Montevecchio, in seguito a un grosso incendio, sviluppatosi nel lontano 1983, che ha permesso la creazione di nuovo pascolo per gli animali che, in questo modo, hanno potuto disporre di maggiori derrate alimentari.

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