Martedì di campionato per il Cagliari, che nel primo turno infrasettimanale sarà di scena sul sintetico di Chiavari, casa della Virtus Entella.

Esame impegnativo per le ambizioni dei rossoblu, dopo la sofferta vittoria di sabato contro l’Avellino. Rastelli opterà per un po’ di turnover visto il trittico di tre gare in sette giorni. Certa la conferma di Sau: il tonarese è già a quota tre gol in tre gare, e contro l’Entella cercherà la quarta segnatura: ballottaggio per il compagno di reparto tra Melchiorri e Giannetti. Dietro le due punte altro ballottaggio Farias-J.Pedro, con quest’ultimo che potrebbe trovare posto anche nei tre di centrocampo.

Il mister cagliaritano auspica prudenza e concentrazione tenendo a freno gli entusiasmi all’interno e fuori dalla squadra. La serie B è lunga e le insidie sono in agguato. Il Cagliari è considerata la favorita, la rosa è indubbiamente la più forte e completa del torneo, ma nella cadetteria spesso non basta. Il tecnico rossoblu in conferenza stampa pre-Entella ha rimarcato l’esigenza di scendere in campo con il giusto approccio, determinazione e concentrazione per tutta la durata della gara e soprattutto tenere lo stesso atteggiamento per tutta la gara. Mai abbassare la guardia, vedi Terni, e chiudere prima la gara sfruttando a pieno le occasioni per non rischiare nulla, vedi Avellino.

L’Entella, squadra ripescata prima dell’inizio del campionato, è stata già battuta in Coppa Italia, ma in campionato sarà altra storia se la si prende con le molle, poi il sintetico potrebbe nascondere insidie per i sardi. Sicuramente sarà una partita dai ritmi alti, impostata dai padroni di casa, dovrà essere bravo il Cagliari a controllare le sfuriate degli avversari per poi colpire con i giocatori di qualità. Si gioca in notturna, partita valevole per la quarta giornata di serie B. Sabato poi in arrivo al S.Elia il Latina, ma prima testa e gambe alla Virtus.

Sardegna terra del vino: è vero oggi quanto era vero 60 anni fa.

Lo dimostra questo documentario Rai, pubblicato su Youtube da PMRec Sardinia.

A differenza di oggi però l’Isola, che produceva grandi quantità di uve e di vino, non aveva molte cantine ed esportava soprattutto le vinacce per i tagli del “Continente”.

Ancora veniva usato da molti l’antico metodo della pigiatura, ma si iniziava a intravedere i barlumi del vino prodotto su scala industriale, oggi uno dei settori più attivi e fiorenti della Sardegna.