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Lo sapevate? Vicino al Colosseo di notte vaga il fantasma di Messalina

(Foto I Fantasmi).

Lo sapevate? Vicino al Colosseo di notte vaga il fantasma di Messalina.

Leggenda o diceria? Il fantasma della bellissima e lussuriosa matrona vaga tra le rovine vicino all’Anfiteatro Flavio. Racconti per far spaventare i bambini o curiosità impreziosita dalla testimonianza di qualche romano?

(Foto Storie per Bambini).

Roma città storica, luogo di miti e leggende, terra di fantasmi e di racconti che accendono la fantasia e la curiosità dei visitatori ma non solo.

Lì, dove la storia pervade ogni strada e ogni pietra, la suggestione della vacanza porta a sentire e percepire i sospiri di alcune delle grandi figure storiche che hanno popolato questa incredibile, meravigliosa città. Ecco perché sono gli stessi romani a ricamare storie inconsuete che rimandano a fa sto millenari o a vecchie situazioni che rivivono nei discorsi dei più anziani. Una consuetudine che a Roma è prassi, tanto che persino il sito di Roma Turismo, nei propri testi, ricorda queste figure leggendarie.

Presenze occulte dalla vita tormentata, la cui anima è rimasta intrappolata tra il mondo dei vivi e quello dei morti, e di notte vagano nei luoghi che le videro protagoniste, in una Roma incantata e incantevole dalla Pimpaccia sul suo carro infuocato stracolmo di tesori che corre forsennato su Ponte Sisto, a Messalina che vaga sul Colle Oppio, e poi Beatrice Cenci a ponte Sant’Angelo, che abbiamo già raccontato, così come la storia di Cagliostro nella cella di lusso di Castello Sant’Angelo, e tanti altri.

Itinerari diversi, sulle tracce delle anime inquiete e dei loro misteri che, al calare della notte, escono allo scoperto per infestare le strade e le piazze più famose del centro storico della Capitale. Oggi parleremo del fanstama di Messalina, la bellissima figlia del console Marco Valerio Messalla Barbato e di Domizia Lepida.

Vicino al Colosseo, non lontano dai resti del Tempio dell’Imperatore Claudio (ma c’è chi dice di averla vista nei giardini di Colle Oppio, tra le rovine della Domus Aurea), vaga infatti uno degli spettri più famosi dell’antichità imperiale: sono soprattutto diversi senzatetto ad affermare di aver visto una donna avvolta in un peplo bianco, le braccia coperte di gioielli e un diadema fra i capelli sciolti, in cerca dell’ennesimo amante. È Messalina. Appena quattordicenne, Caligola la costrinse a sposare il cugino della madre, Claudio, futuro imperatore, più vecchio di lei di oltre trent’anni, balbuziente, zoppo e al terzo matrimonio.
La leggenda narra che la giovane donna, insoddisfatta della propria vita matrimoniale, prese a condurre un’esistenza sregolata fatta di relazioni extraconiugali e avventure sessuali nella Suburra e nei bordelli della città. Le sue scappatelle sono anche documentate da autorevoli cronisti dell’epoca come Svetonio, Tacito e Giovenale. Insomma, tutta Roma era a conoscenza dei comportamenti trasgressivi di Messalina, tranne Claudio. Quando la ragazza si innamorò del console Gaio Silio, tanto da simulare con lui un matrimonio, l’imperatore decretò la sua morte. La vita di Messalina fu spezzata a soli 23 anni da un tributo militare che, mentre la uccideva avrebbe  pronunciato le seguenti parole: “Se la tua morte sarà pianta da tutti i tuoi amanti, piangerà mezza Roma!”. Da allora il suo fantasma vaga vicino all’Anfiteatro Flavio, ricordando ai romani le sue sofferenze. Il suo fantasma si aggirerebbe di notte quando la città dorme. Solo allora è possibile imbattersi nello spirito di questa donna lussuriosa alla continua ricerca di una nuova avventura con qualche uomo.

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