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Lo sapevate? Perché nel centro di Roma da più di duemila anni c’è una misteriosa piramide?

La piramide Cestia

La piramide Cestia

Lo sapevate? Perché nel centro di Roma da più di duemila anni c’è una misteriosa piramide?

 

Nel cuore di Roma, tra le antiche strade che raccontano secoli di storia, si erge un’enigmatica struttura che da più di duemila anni continua a catturare l’immaginazione di chiunque la osservi. Non stiamo parlando di una delle tante rovine romane, ma di una vera e propria piramide, un monumento così insolito da sembrare quasi fuori posto nel contesto urbano della capitale italiana.

Questo luogo, avvolto da un alone di mistero, ha mantenuto intatto il suo fascino nonostante il passare del tempo e le trasformazioni della città circostante. Ma che cosa ci fa una piramide, costruita sul modello di quelle egiziane, proprio a Roma?

La risposta si trova nella storia e nelle ambizioni di un uomo, Gaio Cestio Epulone. Questo pretore, vissuto nel I secolo a.C., volle per sé un sepolcro che non passasse inosservato, un monumento che riflettesse la sua ricchezza e il suo profondo legame con la cultura egizia, all’epoca molto in voga a Roma. L’Egitto era da poco stato annesso all’Impero Romano e le sue meraviglie architettoniche, come le piramidi, affascinavano l’aristocrazia romana.

La Piramide Cestia, alta quasi 37 metri, fu costruita in un periodo compreso tra il 18 e il 12 a.C. e fungeva da tomba monumentale. La sua struttura imponente, rivestita di marmo bianco, era un chiaro simbolo di status e potere. Collocata nei pressi della Via Ostiense e della Via Appia, era strategicamente visibile a chiunque entrasse o uscisse dalla città.

Nel corso dei secoli, la piramide è stata inglobata nelle Mura Aureliane, che ancora oggi ne abbracciano parte della base. Questa integrazione l’ha protetta dalle intemperie e dalla devastazione del tempo, consentendole di arrivare fino a noi in uno stato di conservazione notevole. Il suo aspetto singolare l’ha resa oggetto di miti e leggende, alcuni dei quali la volevano erroneamente come la tomba di Remo, uno dei fondatori di Roma.

Oggi, la piramide si erge come un testimone silenzioso di un’epoca in cui culture diverse si incontravano e si fondevano, e come un promemoria che la storia di Roma non si limita solo a templi e fori, ma è intrisa di influenze provenienti da ogni angolo del mondo antico. Sebbene il suo scopo sia ormai noto, il suo misterioso e affascinante aspetto continua a catturare l’attenzione di turisti e romani, rendendola uno dei monumenti più unici e affascinanti della città eterna.

 

Girando per la Città Eterna vi sarà capitato di imbattervi in una grande piramide, la piramide di Cestio, che ha angoli però molto più acuti e quindi è più stretta e slanciata delle famose piramidi di Giza. Si tratta comunque, come le più antiche piramidi egiziane, di un sepolcro. Si trova nel quartiere che porta il suo stesso nome (è anche una fermata della Metro romana), in zona Ostiense.

La Piramide Cestia

La Piramide si trova vicino a Porta San Paolo, in un un’area che in epoca antica era cimiteriale. Una curiosità: ai piedi della piramide a partire dal XVIII secolo si cominciarono a seppellire gli stranieri e i non cattolici: una parte della Piramide è ancora oggi inglobata nell’affascinante Cimitero Acattolico o Cimitero degli Inglesi. 

Fu costruita dopo che l’Egitto divenne provincia romana: un vezzo, una moda, anche perché l’influenza del mondo africano in quel momento era molto forte (non è raro trovare obelischi egiziani nella capitale, sono addirittura 30, di fronte a importanti luoghi di culto e palazzi del potere, Montecitorio e San Pietro su tutti). La Piramide di Cestio resta comunque un edificio insolito a queste latitudini: perché si trova lì e quali sono i suoi segreti?

La piramide fu eretta tra il 18 e il 12 a.C. ed è la tomba di Gaio Cestio Epulone, personaggio influente: un membro dei septemviri epulones. La struttura è in calcestruzzo, con mattoni e copertura di lastre di marmo di Carrara. La piramide è alta 36,40 metri e la base quadrata è lunga circa 30 metri di lato posizionata su una piattaforma.

Fu costruita in soli 330 giorni, probabilmente anche meno. Gaio Cestio infatti ordinò espressamente nel suo testamento che gli eredi gli costruissero il sepolcro piramidale entro questa data, pena la perdita della ricca eredità, come ricorda l’iscrizione scolpita sul fianco orientale del monumento. Pare che gli eredi furono così celeri nella costruzione che la piramide fu allestita con qualche giorno di anticipo.

La Piramide Cestia

All’interno vi è un’unica camera sepolcrale, di 5,95 × 4,10 metri, alta 4,80 metri. Uno spazio interno ridottissimo per uno esterno molto più grande.

Il monumento era circondato da una recinzione in blocchi di tufo, oggi parzialmente in vista, aveva 4 colonne agli angoli e due statue del defunto ai lati della porta.

La camera sepolcrale con volta a botte è dipinta in bianco, con sottili cornici e figure decorative (sacerdotesse ed anfore alle pareti, 4 figure di Nike sulla volta) di stile pompeiano. Sulla parete di fondo, dove doveva esserci il ritratto del defunto, ora c’è un buco, praticato da scavatori alla ricerca di tesori.

La Piramide Cestia

L’estetica egizia a Roma non è una rarità, sappiamo infatti che la capitale è la città che ospita il maggior numero di obelischi egizi al mondo e anche il più alto obelisco interamente edificato al mondo.

L’architetto Francesco Borromini propose perfino un progetto per trasformare la camera funeraria in chiesa ma non ebbe mai realizzazione. Attualmente è inglobata nel circuito delle Mura Aureliane.

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