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Accadde oggi, 26 settembre: cinquant’anni fa moriva a Roma l’immensa Anna Magnani

Accadde oggi, 26 settembre: cinquant’anni fa moriva a Roma l’immensa Anna Magnani.

Il 26 settembre 1973 moriva nella Capitale la grandissima attrice Anna Magnani. Il Municipio V ricorda Anna Magnani a 50 anni dalla sua scomparsa con un’iniziativa realizzata in collaborazione con Genius Scuola di Scrittura e la Gelateria Fassi – Palazzo del freddo.

Il 28 settembre alle ore 18, presso la Casa della Cultura di Villa De Sanctis, sarà lanciato il concorso letterario “Nannarella al V Municipio” a cui potranno partecipare i soli residenti del Municipio.

 

Due categorie per la competizione letteraria:

 

Categoria Scuole del V Municipio (ragazzi) – Il premio per il racconto vincitore e per tutta la classe dell’autore o autrice sarà una degustazione di gelato al Palazzo del Freddo del valore di 300 euro;

 

Categoria Residenti del V Municipio (adulti): il premio per il vincitore sarà il primo livello di un corso di scrittura della scuola Genius, del valore di 450 euro.

 

Una giuria di editor e scrittori valuterà gli elaborati e individuerà un vincitore per ogni categoria in gara: l’appuntamento è in autunno, con una grande festa alla quale sarete tutti invitati.

In occasione del lancio del concorso letterario “Nannarella al V Municipio di Roma “, Lucia Pappalardo e Paolo Restuccia hanno tenuto una lezione di scrittura creativa presso la Casa della Cultura.

 

 

Durante l’evento si terrà un aperitivo “gelato” dedicato a Nannarella firmato Gelateria Fassi – Palazzo del Freddo.

 

 

 

Anna Magnani, nata a Roma il 7 marzo 1908 (e morta nella Capitale il 26 settembre 1973), è stata una delle maggiori interpreti femminili della cinematografia, una delle poche attrici della storia del cinema a essere celebrata come mito, talento unico e grande personalità artistica in tutto il mondo. Nacque a due passi da Porta Pia, in quello che è l’odierno quartiere Nomentano. Sua madre Marina Magnani era una sarta originaria di Fano che, dopo aver dato alla luce la piccola Anna, la affidò definitivamente alle cure della nonna materna Giovanna Casadio (di origini ravennati), e crebbe in via San Teodoro, tra il Campidoglio e il Palatino. La bambina non conoscerà mai il suo padre naturale.

Attrice simbolo del cinema italiano, è stata una delle figure preminenti della romanità cinematografica del XX secolo. Celebri le sue interpretazioni, soprattutto in film come Roma città aperta, Bellissima, Mamma Roma e La rosa tatuata. Quest’ultimo le valse nel 1956 un Oscar alla miglior attrice protagonista (la prima attrice non di lingua inglese a ricevere il premio). Ha inoltre vinto due David di Donatello, cinque Nastri d’argento, un Globo d’oro, un Golden Globe, un BAFTA, due National Board of Review, un New York Film Critics Circle Award, una Coppa Volpi a Venezia e un Orso d’argento a Berlino.

 

Da adulta, effettuando delle ricerche sull’identità del padre, Anna scoprirà le sue origini calabresi e quello che avrebbe dovuto essere il suo cognome, Del Duce (il suo nome era Pietro Del Duce); (dirà poi, ironicamente, di essersi fermata nelle ricerche perché non voleva passare come “la figlia del Duce”).

Dopo aver abbandonato la figlia, Marina Magnani emigrò ad Alessandria d’Egitto, dove conobbe e sposò un ricco e facoltoso austriaco. A causa di ciò, per lungo tempo si credette che la Magnani fosse nata in Egitto; successivamente però la verità venne a galla, prima per ammissione della stessa attrice, poi tramite le conferme del figlio. Anna venne quindi allevata dalla nonna in una casa abitata dalle cinque zie Dora, Maria, Rina, Olga e Italia. L’unica presenza maschile era quella dello zio Romano.

 

La nonna si impegnò a fondo per crescere e far studiare la nipotina, iscrivendola in un collegio di suore francesi, dove però la bambina rimase solo pochi mesi. Anna intraprese ben presto lo studio del pianoforte e si iscrisse al Liceo Musicale (da poco ridenominato Conservatorio) Santa Cecilia, dove rimase per due anni. Nel frattempo, si recò ad Alessandria d’Egitto in visita alla madre, ma tornò molto provata da quell’esperienza che si era rivelata molto dolorosa perché tra le due donne non era riuscito a crearsi quel rapporto affettuoso madre-figlia che sempre le era mancato.

Rientrata a Roma, decise di abbandonare lo studio della musica, che non la soddisfaceva pienamente, e si indirizzò verso la recitazione.

Nel gennaio 1927 iniziò a frequentare con Paolo Stoppa la scuola di arte drammatica. Così inizio la sua carriera cinematografica straordinaria, che la porterà a diventare una delle più brave attrici di tutti i tempi.

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