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Lo sapevate? Alla Fontana di Trevi è legata anche una leggenda che parla d’amore

Lo sapevate? Alla Fontana di Trevi è legata anche una leggenda che parla d’amore.

 

Un’altra tradizione che riguarda la Fontana di Trevi è legata all’amore.

Si racconta che fino a non molto tempo fa, le ragazze erano solite far bere l’acqua della fontanina, che si trova proprio accanto al celebre monumento, ai propri fidanzati prima che questi partissero: le giovani riempivano un bicchiere mai usato prima, gli uomini bevevano e poi il bicchiere doveva essere rotto per esser certi di non perdere l’amore. Quando dalla fontana si attingeva ancora acqua da bere (e l’acqua di Trevi, che oggi si usa solo per irrigazione e per alimentare le fontane, era considerata tra le migliori di Roma, per non essere calcarea) le ragazze ne facevano bere un bicchiere al fidanzato che partiva, bicchiere che poi frantumavano in segno di augurio e fedeltà.

In questo modo i fidanzati sarebbero stati fedeli e al loro rientro sarebbero tornati dritti nella braccia della persona amata.

Questa usanza affonda le sue radici in un aneddoto dell’Antica Roma, a quando i soldati dell’esercito di Agrippa nel 19 d. C., di ritorno in città ormai esausti, dietro indicazioni di una ragazza si dissetarono alla fonte di Salone, che si trovava a 20 km di distanza da dove sgorga l’acqua oggi. Da questa circostanza la fonte è detta anche acqua vergine, dall’accostamento dei due termini aqua e virgo, la ragazza. Successivamente Agrippa fece con un acquedotto fece arrivare l’acqua nel punto dove attualmente sorge il monumento.

 

Come riporta Turismo Roma, non tutti sanno che sul lato destro esterno della fontana si trova una vaschetta rettangolare con due piccole cannelle: la fontana degli innamorati. Le coppie che bevono a questa fontanella resteranno innamorate e fedeli per sempre.

Un semplice rito che, in passato, si svolgeva alla partenza del fidanzato, specialmente quando la lontananza, come durante il servizio militare, era prolungata nel tempo.

La sera precedente all’addio i due giovani si recavano alla fontanella; la ragazza riempiva un bicchiere mai usato prima e lo offriva all’innamorato. Il bicchiere doveva essere rotto. In questo modo, la ragazza era certa di non perdere la persona amata.

Una spiegazione: secondo la tradizione, chi sorseggiava l’acqua di Trevi ricordando Roma per sempre, avrebbe continuato a ricordare l’innamorata rimasta in città.

 

La Fontana di Trevi è uno dei monumenti più famosi all’estero della capitale. La fontana, costruita davanti a Palazzo Poli, occupa tutta la piazza che fu realizzata proprio per la sua costruzione quando furono demoliti diversi edifici. Si tratta di uno degli esempi più significativi dello stile barocco a Roma, ma è soprattutto uno dei luoghi dove i turisti più amano farsi fotografare. Soprattutto nell’atto del celebre lancio della monetina. Il rito serve per augurare un ritorno nella città. Se un giorno andrete a Roma, quando sarete di spalle alla fontana, lanciate una moneta all’indietro, e non voltatevi fino a che questa non è caduta.

La Fontana di Trevi è la più grande e fra le più famose fontane di Roma.

 

La tradizione più famosa legata alla Fontana di Trevi è sicuramente il tradizionale lancio della monetina nella vasca.

La tradizione vuole che se si getta una moneta dando la schiena alla vasca e poi ci si gira velocemente per incontrare con lo sguardo l’attimo in cui la moneta entra in acqua, sicuramente si farà ritorno a Roma.

Gettare monete nelle fontane o nei pozzi per propiziarsi la fortuna è un gesto con origini antiche ed è probabilmente da attribuire alla credenza che l’acqua fosse abitata da divinità.

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