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Monumenti romani: la cappella di Santa Maria della Pietà, un luogo che pochi conoscono

Monumenti romani: la cappella di Santa Maria della Pietà, un luogo che pochi conoscono

Pochi sanno che proprio all’interno di uno più importanti monumenti di Roma, l’Anfiteatro Flavio, in uno dei suoi grandi fornici (per la precisione la 24esima arcata), si trova una piccola cappella dedicata a Santa Maria della Pietà. Andiamo alla scoperta di questo luogo così affascinante e misterioso.

La chiesa fu fondata tra il VI e VII secolo. Da sempre ha rappresentato un luogo di culto, probabilmente in memoria delle persone morte all’interno del Colosseo.
Le prime notizie fondate sulla chiesetta sono quelle tramandate dal cardinale Cencio Camerario, che era un illustre storico e conoscitore delle chiese romane. Questi documenti risalgono al 1192, epoca in cui era nota con il titolo di “Santissimo Salvatore in Rota Colisei”.

Nel 1490 la Compagnia del Gonfalone iniziò a rappresentare il dramma della Passione di Cristo al centro della grande arena del Colosseo.
Proprio come la Via Crucis che viene celebrata ogni anno partendo dall’interno del Colosseo ripercorrendo le stazioni fino ad arrivare al Tempio di Venere e Roma.
Successivamente la stessa Compagnia, usò la piccola chiesa di Santa Maria della Pietà come magazzino e guardaroba, per custodire gli abiti e il necessario per le scene.


La chiesetta era un’edicola sacra, già ai tempi di Papa Paolo IV (1555-1559). L’Armellini racconta che: «… Era destinata in origine a guardaroba della compagnia che soleva rappresentare nell’arena dell’anfiteatro il gran dramma della Passione di Gesù Cristo, uso che si mantenne fino ai tempi di Paolo IV».

In seguito, nel 1622, l’edicola fu acquistata dalla Confraternita del Gonfalone che la trasformò in un oratorio, e lo affidò ad un monaco eremita che vi abitava stabilmente quale custode del luogo. L’oratorio appartenne al Gonfalone fino al 1936; poi passò di mano e fu affidato dal 1955 al Circolo San Pietro, che tuttora lo gestisce e vi celebra una messa ogni sabato e domenica. All’interno è presente, sull’altare maggiore, un bassorilievo del XIX secolo, che raffigura la Madonna addolorata.

Nel Settecento l’architetto Carlo Fontana propose un ambizioso progetto per costruire una chiesa a pianta centrale  vicino alla cappella. La chiesa avrebbe avuto una cupola sormontata dalle statue degli evangelisti e di un papa, eguagliando così in altezza il Colosseo; sull’attico dei portici invece sarebbero state poste le statue dei primi cristiani; infine sarebbe stata costruita una fontana sul lato opposto a quello della chiesa. La guerra di secessione spagnola, le invasioni turche e le difficoltà politico-economiche fecero sì che il progetto venisse bloccato.

Nella chiesetta il Circolo San Pietro celebra la Santa Messa, il sabato alle ore 16,00 e la domenica alle ore 10,30.

Ecco un estratto da Le Chiese di Roma dal secolo IV al XIX di Mariano Armellini, 1891: “S. Maria della Pietà al Colosseo

Il Bruzio nel suo Theatrum osserva che v’ha un’edicola detta di s. Maria sotto uno dei fornici dell’anfiteatro Flavio (Colosseo). Era destinata in origine a guardaroba della compagnia che soleva rappresentare nell’arena dell’anfiteatro il gran dramma della Passione di G. Cristo, uso che si mantenne fino ai tempi di Paolo IV. Scrive a questo proposito il citato autore che sotto Clemente “un tale volendo restaurare il Colosseo e havendo riportate le sedie lignee per farvi di nuovo gli spettacoli delle fiere e fattivi i lavori necessari, non appena lo seppe il papa che lo vietò. Allora il sodalizio del Gonfalone acquistò quella edicola e la restaurò affidandone l’incarico ad un eremita”.

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