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Modi di dire romaneschi. Da dove nasce il detto “Stai a cercà Maria pè Roma”?

PH Turismo Roma

 Alcuni modi di dire romani stanno resistendo alla modernità più sfrenata e sono riusciti ad insinuarsi addirittura nel gergo delle giovani generazioni. Ascoltando le “live” del videogioco Fortnite infatti, non è così improbabile imbattersi in un player romano che per non accusare qualcuno platealmente di “camperaggio” domanda sarcasticamente se sta facendo “un giro de Peppe”.

Altro caso per nulla irrilevante è quello dei file scaricati sullo smartphone e la cui ricerca crea in tutti frustrazione. Una frustrazione che per il giovane popolo romano continua ad equivalere a un  “cercare Maria pe’ Roma”, un modo di dire delle nonne per indicare il disagio derivato dal fatto di doversi impelagare in ricerche difficilissime.

Le origini di questo inossidabile modo di dire romano non alludono però ad una persona in carne ed ossa ( come nel caso del succitato Peppe) ma fanno riferimento a un luogo specifico.

Stiamo parlando dell’edicola dedicata alla Madonna della Misericordia del Pulzone, che si trova nel misterioso e riservatissimo Passetto del Biscione, nel rione Parione di Roma. L’affresco dedicato a Maria, considerato dai devoti “miracoloso” ( pare che nel 1700 la Madonna mosse gli occhi), risulta davvero difficile da trovare – in una città dalle migliaia di vie e viuzze – in questo piccolo passaggio con oltre 2000 secoli di storia, che è stato anche parzialmente murato: ecco perchè si dice “Cercare Maria pè Roma” (esattamente come diremmo “Cercare un ago in un pagliaio”).

Il vero quadretto oggi si trova nella Chiesa di San Carlo ai Catinari: nel passaggio segreto di cui abbiamo parlato è stata messa una copia, in ricordo del miracolo settecentesco.

 

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