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Accadde oggi: 29 novembre 2010, muore a Roma Mario Monicelli, uno dei più grandi registi italiani

Accadde oggi: 29 novembre 2010, muore a Roma Mario Monicelli, uno dei più grandi registi italiani.

Nel 2010 è morto a Roma il grande regista Mario Monicelli, uno dei più celebri registi italiani e uno dei maggiori esponenti della commedia all’italiana, autore di film come “Il marchese del Grillo”, “Guardie e ladri”, “I soliti ignoti”, “La grande guerra”, “Un borghese piccolo piccolo” e “L’armata Brancaleone”. A lungo si ritenne che Monicelli fosse di Viareggio, in realtà era nato e vissuto a Roma, nel quartiere Prati, fino all’età di 11 anni.

Famoso era la sua capacità di far venire alla luce le doti nascoste degli attori. Fu lui che trasformò Sordi in attore drammatico, con film come Un borghese piccolo piccolo, o Vittorio De Sica e Monica Vitti in attori comici e irriverenti.

Monicelli professionalmente fu molto prolifico. Per sua ammissione, disse di temere di più l’incapacità di continuare a lavorare piuttosto che la morte.

Nella sua lunga carriera ha collaborato con tutti i più importanti attori italiani: Alberto Sordi, Totò, Aldo Fabrizi, Vittorio De Sica, Sophia Loren, Amedeo Nazzari, Marcello Mastroianni, Vittorio Gassman, Ugo Tognazzi, Adolfo Celi, Walter Chiari, Elsa Martinelli, Anna Magnani, Nino Manfredi, Paolo Villaggio, Monica Vitti, Enrico Montesano, Gigi Proietti, Gastone Moschin, Giancarlo Giannini, Philippe Noiret, Giuliano Gemma, Stefania Sandrelli, Ornella Muti, Ivo Garrani e Gian Maria Volonté.

I soliti ignoti del 1958 vanta un cast eccezionale, composto da Vittorio Gassman, Marcello Mastroianni, Totò e Claudia Cardinale, ed è considerato il primo vero film del florido filone della commedia all’italiana. L’anno successivo, Monicelli girò quello che molti considerano il suo capolavoro, il film che lo rese famoso oltre i confini italiani, La grande guerra, Leone d’Oro alla Mostra del cinema di Venezia del 1959 e sua prima nomination all’Oscar.

Mario Monicelli nacque a Roma il 16 maggio del 1915 da una famiglia originaria di Ostiglia (in provincia di Mantova). Per lungo tempo, si è ritenuto che la sua città natale fosse Viareggio, finché il critico cinematografico Stefano Della Casa, compiendo delle ricerche per la stesura del volume L’armata Brancaleone – Quando la commedia riscrive la storia e per il Dizionario Biografico Treccani, riportò alla luce il fatto di come Monicelli fosse, in realtà, nato a Roma, più precisamente nel quartiere di Prati nella casa di via della Croce.

 

Sempre secondo Della Casa, pare che Monicelli stesso alimentasse l’equivoco per una sorta di forte affezione verso la città toscana. Il luogo di nascita di Monicelli è stato confermato da Luca Lunardini, sindaco di Viareggio, che ha dichiarato in proposito: “È vero: Mario Monicelli non è nato fisicamente a Viareggio, non risulta iscritto alla nostra anagrafe”. Un’ulteriore conferma è arrivata da Chiara Rapaccini, ultima compagna del regista, che ha confermato in un’intervista come il tutto non fosse altro che “una beffa intenzionale di Mario, più semplicemente qualcuno, all’inizio, aveva scritto che era di Viareggio e lui si è divertito a lasciar correre, anche perché il suo rapporto con Viareggio era fortissimo”, aggiungendo che Roma, come corretto luogo di nascita del regista, fosse riportato anche sul suo passaporto.

Monicelli trascorse dunque la sua infanzia a Roma, dove frequentò le scuole elementari. Successivamente, si trasferì con la famiglia a Viareggio.

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