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Accadde oggi: 14 maggio 1590, in una magnifica giornata viene collocata l’ultima pietra sulla cupola di San Pietro

Accadde oggi: 14 maggio 1590, in una magnifica giornata viene collocata l’ultima pietra sulla cupola di San Pietro.

Il 14 maggio 1590 a Roma, in una splendida giornata di primavera, terminata la solenne Messa di ringraziamento, sulla Cupola di San Pietro venne collocata l’ultima pietra, sulla quale è scolpito il nome di Papa Sisto V. La cupola di San Pietro costituisce la copertura della crociera della basilica. È una delle più vaste coperture in muratura mai costruite. Costituisce inoltre uno dei simboli più celebri della città, dove viene popolarmente denominata Cupolone, ed è uno dei punti più panoramici della città, con vista a 360 gradi sull’intera Città del Vaticano e su quasi tutti i quartieri del centro storico di Roma.

Il 14 maggio 1590 viene così completato l’anello superiore destinato a sostenere la Lanterna. Circa tre anni prima, 23 anni dalla morte di Michelangelo, Giacomo della Porta, assistito da Domenico Fontana, riceveva dal Pontefice l’incarico di completare la Cupola.

Il 19 maggio dello stesso anno, tra il tripudio della folla e sontuosi giochi pirotecnici, Papa Sisto V, con la celebrazione di una messa solenne, potrà inaugurare la chiusura dell’occhio della Lanterna.

I lavori, cominciati nel 1588, con grande dispiego di uomini e materiali, procedettero rapidamente: nel 1590 la struttura della cupola era ormai definita e nel 1593, sotto papa Clemente VIII, fu posta in opera la copertura della calotta esterna in lastre di piombo.
Durante questo pontificato venne collocata in cima alla cuspide della lanterna una sfera in bronzo dorato, sormontata dalla croce eseguita da Sebastiano Torrigiani.

La cupola di San Pietro presenta un diametro interno di circa 42 metri e porta l’altezza complessiva della basilica, dalla base fino alla sommità della lanterna, ad oltre 130 metri. Le sue forme, espressione del passaggio dall’architettura rinascimentale a quella barocca, rispecchiano in buona parte il disegno di Michelangelo Buonarroti, che vi lavorò fino all’anno della sua morte, avvenuta nel 1564.

È doveroso precisare che Della Porta e il Fontana non furono dei meri esecutori dei disegni di Michelangelo; a loro spetta infatti il merito dell’esecuzione tecnica di un’impresa che sancì una fase importante dei progressi tecnologici di fine Cinquecento. Non solo apportarono una sensibile modifica alla curvatura della calotta rispetto al presunto progetto del Buonarroti, rendendola più vicina al modello del Brunelleschi, ma inserirono nella muratura (soprattutto nella parte alta della cupola) una serie di catene per contenere le spinte trasversali esercitate dalla volta e utilizzarono materiali di alta qualità, incernierando le lastre di travertino con piombo fuso; caratteristiche, queste, che permisero alla cupola di non riportare gravi danni dopo il forte terremoto del 1703. Inoltre realizzarono i costoloni con l’ausilio di sofisticate centinature in legno e disegnarono i particolari tecnici della cupola in scala 1:1 direttamente sul pavimento della basilica di San Paolo fuori le Mura.

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