roma.vistanet.it

Nuovo Dpcm per il Natale, tutte le ipotesi sulle possibili nuove aperture

Nuovo Dpcm per il Natale, tutte le ipotesi sulle possibili nuove aperture.

Con il nuovo decreto del 3 dicembre l’ipotesi di negozi aperti dalle 9 alle 22. Resterà il no agli spostamenti dalle zone rosse o arancioni. Riaprono i ristoranti di sera, ma restano chiuse le palestre.

Il nuovo Dpcm sarà in vigore dal 3 dicembre: si ipotizza che da venerdì 27 novembre le Regioni potranno cominciare a cambiare fascia di rischio, scalando dalla fascia rossa a quella arancione o gialla. Questa trovata consentirà di allentare le misure restrittive ora in vigore. L’ipotesi allo studio del governo prevede l’apertura dei negozi dalle 9 alle 22, (per concedere ai cittadini di poter fare gli acquisti natalizi) dei centri commerciali nel fine settimana, dei ristoranti la sera in tutte le aree dell’Italia a parte quelle rosse. Tutto ciò però sarà possibile se la curva epidemiologica continuerà a calare.

Nei bar e nei ristoranti resterebbe comunque l’obbligo di indossare la mascherina quando ci si alza, di mantenere il distanziamento sia mentre si consuma sia quando si sta al bancone.

Per quanto riguarda il coprifuoco, è possibile che si decida di prorogare il rientro obbligatorio nella propria abitazione alle 23 o alle 24.

Nessun allentamento sembra invece previsto per entrare e uscire dalle regioni in fascia rossa e arancione, nemmeno durante le festività natalizie.

Resterà ovunque sicuramente il divieto di assembramento all’aperto e al chiuso, così come il divieto di organizzare feste nei locali pubblici e nelle case private.

Per le abitazioni non potrà però essere prevista alcuna imposizione, soltanto raccomandazioni sulla necessità (per evitare rischi di contagio soprattutto per le persone anziane e fragili) di ricevere soltanto i parenti e comunque in numero limitato.

Resteranno chiuse quasi sicuramente invece le palestre, niente sport da contatto e chiusura degli impianti sciistici. Su questi fattori molti governatori chiedono comunque un ripensamento del governo per salvare la stagione turistica che è già un disastro.

Exit mobile version