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C’è un po’ di Sardegna al Quirinale: Pietro Catzola, lo chef dei Presidenti della Repubblica

pietro catzola

Che in Sardegna si mangi bene è un dato di fatto. Una cucina ricca e varia, fatta di sapori semplici e ingredienti gestiti con cura e attenzione. Pochi sanno però che nella dieta dei presidenti della Repubblica italiana c’è l’importante zampino della cucina sarda.

Sarà che gli inquilini del Quirinale non sono proprio dei giovincelli e che forse sono desiderosi di godere a pieno dell’elisir di lunga vita custodito dai centenari sardi, fatto sta che lo chef del Colle più famoso d’Italia è un sardo ogliastrino di Triei, il Cavalier Pietro Catzola.

Pietro Catzola ha sedici anni quando corona il suo sogno arruolandosi nella Marina militare. Il primo incarico? Furiere e addetto ai viveri. Il futuro è scritto: sulle navi non solo Pietro diventa cuoco, ma arriva a essere scelto per cucinare nelle cene ufficiali. È il Presidente Cossiga, sardo come lui, a notarlo e a chiedergli di gettare l’ancora definitivamente per trasferirsi nelle cucine del Quirinale.

Lì comincia una nuova avventura, che si svolge tra il Palazzo romano, con le sue ampie cucine, e le altre residenze presidenziali, prima fra tutte quella di Castelporziano, dove sarà Marianna Scalfaro a voler creare un orto e un frutteto. Pietro, una volta scoperti la missione e il piacere di servire i Presidenti, ne vedrà alternarsi ben quattro: dopo Cossiga arrivano Oscar Luigi Scalfaro, Carlo Azeglio Ciampi, Giorgio Napolitano e Sergio Mattarella. Ognuno con la sua first lady, ognuno con i suoi gusti, tutti impegnati in un susseguirsi serrato di pranzi e ricevimenti a cui Pietro deve farsi trovare sempre pronto, per i più svariati tipi di ospiti: da Carlo d’Inghilterra all’imperatore del Giappone, da un consesso di cardinali alla Nazionale di calcio.

 

 

 

 

 

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