“È situato sulla costa meridionale di Montessanto (…), dove è protetto dai venti di levante e tramontana. Guarda il mezzodì, e quindi va il terreno ad avvallarsi con precipitosa pendenza, e con una superficie assai scabra, in cui è la via piena di rischio se abbiasi a portar dei pesi al piano, ardua se debbasi poggiare. Credesi che questa popolazione abbia cominciato ad esistere nel correre del secolo decimo, e ripeta l’origine dalla famiglia d’un capraro, che ivi siasi stabilito come in regione d’ottimi e copiosi pascoli; e, sebbene sieno già trascorse tante età, pretendesi dimostrare le vestigie della casa, che fu fabbricata ed abitata dal primiero colono”.
Stiamo parlando di Baunei e questa descrizione venne fatta nel 1834 dall’abate sardo Vittorio Angius, incaricato di compilare le voci relative ai paesi della Sardegna per il Dizionario Geografico Storico statistico commerciale degli stati di Sua Maestà il Re di Sardegna dell’abate torinese Goffredo Casalis (come riporta il sito dedicato al turismo a Baunei e a Santa Maria). Da allora, certo, le cose sono cambiate: modernità è esplosa e il paese è cambiato. Ora Baunei è sinonimo di “turismo”.
Moltissime sono le cose da vedere e visitare nel territorio di questo borgo arroccato sul costone della montagna a 480 metri d’altezza, autentica perla ogliastrina. Sebbene sia più famosa la costa, con le sue acque cristalline e le Cale che vengono – a causa della loro rara bellezza – vantate in tutto il mondo, anche il paesaggio dell’interno è ricco di peculiarità.
L’Altopiano di Golgo – uno dei contesti storici e archeologici più interessanti della zona –, ad esempio, è ricco di sorprese. Ci si arriva direttamente dal paese, con una serie di tornanti che portano a un ambiente mozzafiato. Una delle sue perle si chiama Monumento naturale Su Sterru, è vero, ma i più la conoscono come la voragine di Baunei. Si tratta di una voragine carsica situata a 400 metri sul livello del mare. Il fondo si trova a 295 metri di profondità. Meta preferita degli adulti che transitano nella zona, viene usata persino come spauracchio verso i bambini particolarmente capricciosi. Circondata da leggende, è e continuerà a essere uno dei luoghi più suggestivi e impressionanti della zona. A Golgo, c’è la chiesa campestre dedicata a San Pietro e le vasche basaltiche denominate “As Piscinas”. Altre bellezze, la celebre Maschera di Pietra – in foto –, vari nuraghe e il Bètilo Antropomorfo.
Una cosa da fare, quando si visita il paese, è assolutamente il percorso incredibile del Selvaggio Blu – che attraversa Cale, falesie, grotte, fiumi e macchia mediterranea. Tappa in ovili o in spiaggia, si potrà percorrere il territorio baunese in lungo e in largo. Ma a Baunei è possibile anche praticare l’arrampicata sportiva. Falesie di roccia o Supramonte? A voi la scelta. Per i più temerari – coloro i quali non hanno timore di guardare giù da una considerevole altezza, cosa che ai comuni mortali farebbe accapponare la pelle – c’è anche, come probabile tappa in una visita al borgo, l’arrampicata nella guglia di Cala Goloritze. Attrezzata con dieci vie lunghe di difficoltà varia (tra il 5c e il 7a). La guglia, a ridosso della piccola spiaggia di Cala Goloritze, è alta 140 metri. Il panorama che si ammira dall’alto è di ineguagliabile bellezza e vale qualsiasi colpo al cuore provato salendo.
Ma arriviamo al mare. 40 chilometri di costa incontaminata. Alte rocce calcaree che finiscono a strapiombo nel blu dipinto di blu. Grotte, canyon e codule che finiscono giù, formando delle cale dalla sabbia limpida.
Partiamo da Pedra Longa. Scogli. Una distesa d’acqua alta e cristallina. Un fondale da scoprire. Tuffarsi da quelle pietre, ammirare il cielo che si confonde con l’acqua: tappe necessarie. Cala Goloritzé, Cala Sisine, Cala Mariolu, Forrola, Cala dei Gabbiani, Cala Biriala e Cala Luna… Ugualmente preziose, indimenticabili. Diverse. Simili allo stesso tempo.
Comunque, poco importa che si visiti il mare o la montagna. Che si rimanga in paese o che ci si sposti. Che si percorra il territorio in bicicletta o su un cavallo. Che si faccia un giro in quad. Che ci si arrampichi in una delle pareti rocciose presenti. Che si visiti veloce o che ci si prenda un mese intero.
Baunei è da visitare.