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Lo sapevate? Nell’800 era stato progettato un porto nell’Isolotto di Ogliastra

Isola dell'Ogliastra, Lotzorai (Foto Sardegna Turismo)

Isola dell'Ogliastra, Lotzorai (Foto Sardegna Turismo)

Amato dagli ogliastrini per la sua posizione antistante la costa, celebrato con la processione di Santa Maria e circumnavigato dai diportisti di tutto il mondo, l’Isolotto d’Ogliastra è un luogo ricco di storia, miti e leggende.

Quel che è certo è che fin dall’alba dei tempi è stato un punto di riferimento per naviganti e pescatori. Qui trovavano riparo quando il mare era in tempesta. Di questo ne sono testimonianza i resti trovati negli anni, risalenti fino all’epoca fenicio-punica.

Non è un caso quindi che non moltissimo tempo fa, intorno alla fine dell’800, il Governo italiano pensò di realizzare un porto commerciale.

La vicenda è stata raccontata tempo fa sul sito istituzionale www.turismobaunei.eu. «L’Isolotto era talmente conosciuto e frequentato da chi navigava lungo la costa orientale che qualche anno prima del 1881, si tentò perfino di costruirvi un porto commerciale. Il progetto, finanziato dal Ministero dei Lavori Pubblici, prevedeva l’unione dei due isolotti più grandi con una scogliera artificiale (da realizzarsi utilizzando come materiale da costruzione il granito dell’Isolotto stesso).

Il cantiere fu aperto nel 1863, e si racconta che durante questi lavori un operaio abbia trovato nascosto tra le rocce un tesoro consistente in circa 600 zecchini d’oro. Secondo i programmi dei tecnici del Ministero, una volta conclusa la prima parte dei lavori bisognava costruire due moli di attracco: le mareggiate invernali che in pochi giorni erano capaci di vanificare il lavoro di settimane, rallentarono però l’attuazione di questo singolare progetto, che venne definitivamente abbandonato quando lo stesso Ministero dei Lavori Pubblici decise di finanziare la costruzione del porto di Arbatax.

Residuo tuttora visibile del cantiere dell’Ottocento è la casetta in muratura che si trova nell’Isolotto più grande. L’edificio, a quanto risulta da un “Rapporto dell’ispettore del Genio Civile intorno ai lavori del porto di Tortolì”, datato 17 aprile 1866, era “uno dei due casotti per gli assistenti” (l’altro era ad Arbatax) costruiti in occasione dei lavori finalizzati al potenziamento delle capacità ricettive della costa centro orientale dell’Ogliastra».

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