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(FOTO) Cosa fare nel weekend? I 10 castelli più belli della Sardegna: ecco dove si trovano

Pietre immortali, fossati, ponti levatoi, strumenti di tortura, catapulte ed armature: il fascino del Medioevo è sempre stato tantissimo, soprattutto fra i più piccoli, cresciuti tra le fiabe di guerrieri e principesse.

La Sardegna, terra abitata fin dai tempi più antichi, annovera all’interno dei suoi confini roccaforti di indubbia bellezza e molto spesso di straordinario fascino decadente. Nel passato, secondo i dati raccolti dagli storici e oggi consultabili nel “Museo dei Castelli” a Burgos, ce n’erano almeno un centinaio.

Oggi ne restano pochissime decine, tra cui alcuni perfettamente conservati e altri più diroccati ma non meno interessanti. Scopriamo insieme i 10 più belli dell’Isola con le descrizioni tratte dal sito ufficiale di Sardegna Turismo.

1. CASTELLO DI SANLURI

Fuori dai canoni convenzionali, è un castello sui generis, mimetizzato tra le vie dell’omonimo paese del Medio Campidano. È anche l’unico ancora abitato in Sardegna, dagli ultimi discendenti della nobile famiglia che a inizio XX secolo iniziò la sua trasformazione di alcune sue sale in polo museale, la discendenza dei Conti Villa Santa. Per il suo controllo si scontrarono a lungo arborensi e catalani, la sua posizione era strategica e la sua terra generosa, allora come oggi.

Castello di Sanluri

2. CASTELLO DI SERRAVALLE O DEI MALASPINA – BOSA

Dal colle di Serravalle sovrastava Bosa: da qui si sorveglia la valle del Temo, navigabile sino al mare. Poco è cambiato dal XII secolo, quando fu costruito il castello dei nobili Malaspina: la struttura è pressoché intatta e il borgo mantiene il fascino medioevale della sua storia intrecciata con quella dei castellani. Si racconta della gelosia ossessiva di un marchese che fece costruire un passaggio sotterraneo affinché la bella moglie raggiungesse la chiesa lontana da occhi indiscreti.

3. CASTELLO DI MARMILLA – LAS PLASSAS

Roccaforte della ‘cintura’ difensiva di confine del giudicato di Arborea, insieme al castello di Monreale di Sardara e all’Arcuentu di Guspini, ebbe un ruolo fondamentale nella guerra contro la Corona d’Aragona e si racconta che vi soggiornarono prima il giudice Mariano IV e poi (forse) sua figlia, la mitica giudicessa Eleonora, co-autori del codice di leggi sarde Carta de Logu. Il castello di Marmilla è una fortezza militare di età giudicale, i cui ruderi sorgono nel territorio di Las Plassas in cima a un colle alto 270 metri, perfettamente conico e dalla forma mamillare, da cui deriva il nome della Marmilla, da sempre fertile ‘terra del grano’.

4. CASTELLO DI SAN MICHELE – CAGLIARI

Da lassù la vista era così bella che gli aragonesi lo ribattezzarono di Bonvehì. Sul colle di san Michele un tempo c’era una chiesa bizantina, poi un convento cristiano. Sulle loro mura i feudatari costruirono un imponente maniero fortificato, oggi restituito a nuova vita all’insegna di arte, cultura e natura. Il restauro portò alla luce gli antichi insediamenti e un intreccio di gallerie che non si sa dove arrivino, niente di strano per Cagliari, sotto la sua superficie c’è una città sotterranea parallela.

5. CASTELLO DELLA FAVA – POSADA

I giudici di Gallura lo costruirono per difendere Posada dai pirati saraceni. Stremati dall’ennesimo attacco, gli abitanti del borgo si rifugiarono nel castello. Consapevoli però di non poter resistere a lungo, saziarono un piccione con una manciata di fave e lo ferirono, l’uccello cadde nell’accampamento dei turchi, che vedendo la sua pancia piena desistettero dall’assedio convinti che il castello ancora contasse su molte riserve di cibo. In realtà, erano solo poche fave.

6. CASTELLO DI ACQUAFREDDA – SILIQUA

Secondo tradizione, il castello di Acquafredda fu costruito dai Donoratico della Gherardesca quando acquisirono il possesso del sud-ovest della Sardegna. In effetti, il conte Ugolino dei Donoratico, signore del Cagliaritano, reso immortale da Dante nel XXIII canto dell’Inferno, ne divenne proprietario nel 1257, ma la fortezza è precedente, citata in una bolla papale del 1215. Dopo la morte di Ugolino (1288), passò a Pisa, poi agli Aragonesi (1324) e in seguito da un feudatario all’altro fino a essere riscattata da Vittorio Amedeo III di Savoia (1785). Il castello domina dalla cima di un colle il territorio di Siliqua, distante quattro chilometri. Scalate le sue pendici, il panorama spazia dal verde della valle del Cixerri sino a Cagliari, dalla Marmilla all’Iglesiente.

Siliqua: il castello di Acquafredda del Conte Ugolino

7. CASTELLO DEL GOCEANO – BURGOS

Il castello di Burgos è il più ricco di memorie storiche e racconti leggendari. Prende nome dal grazioso borgo che sorge ai suoi piedi, ma è noto anche come castello del Goceano, territorio storico che la fortezza domina da 650 metri d’altezza. Al centro del paese, in una ottocentesca casa padronale, è allestito il museo dei castelli, che ospita mostre su fortezze, torri costiere e luoghi strategici e una sala multimediale sui ‘cento castelli sardi’. Alla visita al museo segue l’escursione guidata al castello: arroccato su una rupe alle pendici del monte Rasu, completamente isolato e visibile da lontano, praticamente inespugnabile, un tempo controllava il territorio, oggi emana un fascino legato al Medioevo sardo, a vita di corte e battaglie, assassini e tradimenti, nobili e sovrani, donne affascinanti e banditi senza scrupoli.

8. CASTELLO AYMERICH – LACONI

La tradizione indica nei resti all’interno del parco Aymerich i ruderi del castello di Laconi appartenente alla nobile famiglia e oggi immerso in una pittoresca vegetazione. Scavi archeologici e stratigrafie murarie hanno consentito di stabilire interventi di tempi diversi, che ne rendono la lettura assai difficoltosa. Si individua un edificio più antico, a pianta rettangolare, attraversato da un passaggio voltato a botte e preceduto da un ingresso con volte a sesto acuto. Sul lato destro del passaggio voltato è murata un’epigrafe, non ancora del tutto decifrata, che tuttavia riferisce della presenza di una porta e comprende una data: 1053. Probabilmente l’epigrafe apparteneva ad altro edificio ed è stata reimpiegata, in quanto le strutture denotano modi costruttivi propri del XIII secolo. Accanto a questa sorta di torre si erge il palazzo vero e proprio, residenza della famiglia degli Aymerich, marchesi di Laconi, dal XVII secolo. È costituito da un’ampia sala a pianta rettangolare, nel perimetro della quale si apre una serie di finestre ad arco inflesso, di tipo gotico-catalano.

Il Castello Aymerich di Laconi – Foto di Paolo Lobina

9. CASTELLO DEI DORIA – CASTELSARDO

Il Castello di Castelsardo (Castello di Castelsardo, a volte chiamato Castello Bellavista) è un castello collinare in gran parte conservato arroccato su un masso nel nord della Sardegna sul Golfo dell’Asinara nella provincia di Sassari. A nord-est della costa si trova direttamente in castello, quindi l’attuale luogo di Castelsardo. Entrambi furono protetti nel Medioevo con una cinta muraria comune. Il luogo esteso dei tempi moderni si trova a sud della collina del castello.

Castelsardo

10. CASTELLO DI CHIARAMONTI

Il Castello di Chiaramonti, in provincia di Sassari, non è più una chiesa e neanche una fortezza ambita da uomini avidi di domini, è diventata un’oasi di pace intrisa di antiche vicende, raggiungibile a piedi dal centro di Chiaramonti, antico e piccolo borgo dell’Anglona al confine con Sassarese e Logudoro. Alcune parti dell’antica parrocchia rimangono ancora in piedi a dominare imperiose sul paese, in particolare svetta il campanile alto dodici metri innestato sulla torre del castello medioevale. Attorno alla navata, otto cappelle di cui rimangono le imposte e le nervature delle volte in stile aragonese, di lato la cappella del convento dei carmelitani che fiancheggiava la chiesa.

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