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Lo sapevate? Nei primi decenni del ‘900 fu trovato un antico tesoro punico in Ogliastra

Monete antiche

Monete antiche

Nei primi decenni del Novecento, tra le terre rosse e le valli silenziose di Perdasdefogu, un evento straordinario venne a sconvolgere la quotidianità rurale del paese: fu ritrovato un autentico tesoro punico, nascosto da secoli nelle profondità della campagna. In un rifugio segreto, forse celato lì da mani antiche per proteggerlo da guerre o saccheggi, vennero riportate alla luce quasi 800 monete cartaginesi, un bottino archeologico di eccezionale valore. Il protagonista della scoperta fu il dottor Toselli, allora medico condotto del paese, che comprese immediatamente l’importanza di quel ritrovamento e decise di venderlo al Museo di Cagliari, consentendo così che quel patrimonio venisse preservato per le generazioni future. Di questa incredibile vicenda parlò anche l’archeologo Antonio Taramelli, figura di spicco dell’archeologia sarda, che ne scrisse un dettagliato resoconto. Nel suo documento l’accademico sottolineò come la quasi totalità delle monete fosse stata coniata in Sardegna, a testimonianza della rilevanza che l’isola aveva avuto all’interno dei traffici cartaginesi nel Mediterraneo, mentre le restanti provenivano da Cartagine stessa e dalla Sicilia, altri due importanti centri della civiltà punica. Ma non è tutto: accanto alle monete cartaginesi vennero rinvenuti anche 15 sestanti romani, antiche monete in bronzo risalenti al periodo repubblicano, che aggiunsero ulteriore fascino e valore al ritrovamento, offrendo agli studiosi uno spaccato prezioso della compresenza e del passaggio tra le grandi civiltà che avevano lasciato il loro segno in Sardegna.

Dalla classificazione fatta in seguito da Giovanni Spano su queste monete sardo-puniche, quelle coniate nell’Isola vengono fatte risalire al II secolo a.c.

Tra le monete ritrovate, una è molto importante, in quanto riporta il monogramma di Cornelio Mammula, pretore e propretore della Sardegna – tra il 217 e 216 a.c – ai tempi dell’invasione di Annibale in Italia e la vittoria del condottiero cartaginese a Canne.

Infatti Mammula, vista l’impossibilità del senato romano di inviare aiuti a causa delle gravi difficoltà nella guerra, coniò sestanti romani sopra monete puniche.

 

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