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Addio a Mihajlovic, Gianfranco Zola gli rende omaggio: “Atleta unico, il migliore sulle punizioni”

La morte di Sinisa Mihajlovic, avvenuta oggi in un ospedale di Roma a soli 53 anni, dopo una coraggiosa lotta contro la leucemia, ha colpito tutto il mondo del calcio.

In queste ore, sono tanti gli attestati di stima per il campione e per l’uomo che è stato, postati via social da ex compagni di squadra, giocatori allenati, ma anche dai suoi avversari.

Tra questi, anche Gianfranco Zola, che oltre ad aver affrontato Mihajlovic in campo – il sardo trequartista e il serbo difensore -, negli anni ’90 in Serie A si sono contesi con Roberto Baggio la palma di miglior “cecchino” sulle punizioni,  fino al trasferimento dell’olianese al Chelsea in Premier League. Solo nella stagione 2004-2005 si rincontrarono sul rettangolo verde del massimo campionato italiano, “Magic Box” al Cagliari e il “Sergente” all’Inter, entrambi agli ultimi lampi di carriera.

L’ex numero 10 rossoblù appresa la notizia della scomparsa dell’ex allenatore del Bologna, ha voluto omaggiare con un pensiero, il “tasso” umano e la classe del primatista assoluto di reti di punizioni – 28 – in Serie A, capace in un’occasione di segnare una tripletta da calcio da fermo.

Ha scritto Zola sui social: “La tua autenticità umana e la tua passione per il Calcio resteranno per sempre un esempio.
Sei stato un atleta unico: di tutti gli specialisti delle punizioni…il migliore. Riposa in pace, Sinisa”.

 

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