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La ricetta Vistanet di oggi: su Mazzamurru a sa casteddaia, piatto povero ma ricchissimo di sapore

La cucina sarda è una cucina povera, non ci stancheremo mai di ripeterlo. In questo contesto si inserisce perfettamente Su Mazzamurru a sa casteddaia, un piatto povero ma ricchissimo di sapore.

Si tratta di una molto semplice che facevano i nostri nonni. L’intento principale era soddisfare lo stomaco e recuperare il pane raffermo che altrimenti sarebbe andato buttato. Per prepararlo servono pochi ingredienti, pane di semola casereccio raffermo, formaggio grattugiato, un buon brodo e un sugo di pomodoro. In realtà i modi preparazione possono essere tanti: chi il pane raffermo lo faceva cuocere nel sugo, chi nella semplice acqua e sale, chi nel latte, chi nel brodo allungato con acqua insaporita con odori. Una volta si faceva perché si era poveri, oggi per ricordare i sapori antichi gustosi e genuini di tempi andati.

Per prepararlo bisogna far bollire un litro di brodo (vegetale o di carne). Quando il brodo è molto caldo, immergere il pane (a fette) e cuocerlo per 2 o 3 minuti, in modo da inzupparlo.

A parte si prepara il sugo: pulire e tritare bene un po’ di scalogno e una carota, per poi soffriggerli in poco olio. Aggiungere il pomodoro fresco (o la passata) e poi far cuocere il tutto per circa 15 minuti. Quando il sugo è pronto, prendere una teglia da forno, mettere uno strato di pane che coprirete con il sugo, cospargere il pane con formaggio grattugiato. Poi la teglia si mette in forno per circa 20 minuti a 180°. Dopodiché si fa raffreddare per qualche minuto e su Mazzamurru è pronto.

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