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Morte di Elisabetta II. Debora, un’ogliastrina a Londra: «Inghilterra senza Regina? Inimmaginabile»

Simbolo di forza, icona di potere, ispirazione per molti: la morte della Regina Elisabetta II – spentasi dopo aver assolto l’ultimo importante incarico verso i suoi sudditi, incaricando la nuova Premier inglese, Liz Truss, di formare il nuovo governo – ha lasciato un solco indelebile nel mondo intero.

Da ieri, citazioni e foto inondano il web. Coraggiosa e tenace, Elisabetta II ha fatto la storia e testimonianza di ciò è il fatto che la notizia della sua dipartita sia stata accolta con grande cordoglio da tutti, non solo nel Regno Unito, in Irlanda del Nord e negli altri reami del Commonwealth – dove regnava da settant’anni –, ma ovunque.

«Sono tornata proprio ieri dopo una vacanza nella mia Ogliastra, ed è stato uno shock» racconta Debora Murgia, trentenne villagrandese a Londra da anni. «La vedevo, un po’ come tutti, come una figura immortale. Era un punto di riferimento fondamentale anche perché, quando pensi all’Inghilterra, ti viene automaticamente in mente la Regina».

«Non si parla d’altro – racconta l’ogliastrina – e il sentimento generale è di sfiducia e tristezza: «Anche chi non approva la monarchia, si sente perso. La Regina Elisabetta emanava sicurezza, era un simbolo importante di uguaglianza. Adesso sembra regnare l’incertezza, un sentimento di dubbio verso quel che sarà, verso quello che riserverà il futuro: del resto, ora la popolazione inglese è preoccupata per la crisi economica e per il nuovo governo».

«Un’Inghilterra senza Regina? Inimmaginabile» chiude, e non ha tutti i torti.

“Vale la pena ricordare che spesso sono i piccoli passi, non i salti da gigante, che determinano il cambiamento più duraturo”: ecco una delle citazioni della Regina, ed è proprio così. In settant’anni, passi ne sono stati fatti tanti, e il mondo non sembra pronto a dimenticarli.

God Save the Queen.

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