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Arbatax, al via questa sera la decima edizione di “Cal’a Cinema”

Il cinema, lo specchio migliore della nostra contemporaneità, riflette la nostra vita – anzi, le vite – non è tanto questione di portare un messaggio, di liberarlo, piuttosto, lasciarlo risuonare ed espandere oltre i confini dello schermo, raccontare una storia che è già cominciata e deve ancora finire. È stata sempre questa la grande maestria di Cal’a Cinema, che fin dalle prime edizioni dieci anni fa, dagli inizi del suo straordinario percorso come “sala cinematografica nella Caletta dei Genovesi”, ha respirato l’aria che respiravano i protagonisti dei suoi film. E’ arrivato sempre là, prima di molti altri; là dove il cinema indipendente accadeva. Collaborativo, partecipe e intensamente creativo, diventa un’occasione per ritrovare il suo amato pubblico e i film che raccontano il nostro tempo per mettersi all’ascolto di quelli che l’hanno saputo ascoltare, vedere quello che si è saputo vedere.

Cal’a Cinema compie quest’anno la sua edizione numero dieci. La direzione artistica è affidata a Marcello Murru, mentre la scelta dei titoli e della tematica è frutto della selezione compiuta dai ragazzi di Musika Surda. La rassegna si è affermata come un irrinunciabile appuntamento dell’estate ogliastrina. Rivolta da sempre sia al pubblico locale che ai turisti, ha offerto costantemente la possibilità di visionare titoli non sempre presenti nel circuito commerciale isolano e ha sempre mantenuto il focus sulla cinematografia sarda.

Matteo Fresi, Michelangelo Frammartino, Alessandro Cassigoli e Casey Kauffman. Il muto di Gallura, Il Buco e Californie. Tre titoli come coordinate lungo la rotta che i ragazzi di Musika Surda hanno tracciato attraverso il cinema del nostro tempo. Li hanno pensati insieme, raccogliendo per ciascuno un prezioso tema, capace di disegnarne di volta in volta il profilo del nostro tempo.

Mascia Cristian,©

IL PROGRAMMA

Il muto di Gallura – giovedì 4 agosto 2022

Il film ruota intorno alla faida che ebbe luogo nella Gallura di metà Ottocento, tra le famiglie Vasa e Mamia. Causò la morte di oltre 70 persone. Bastiano Tansu è un personaggio realmente vissuto, sordomuto dalla nascita, venne maltrattato ed emarginato finché la sua furia e la sua mira prodigiosa non divennero utili alla causa della faida. Il legame di sangue e l’assassinio di suo fratello Michele, lo annodano indissolubilmente ad uno dei due capi fazione. Pietro Vasa lo trasforma nell’assassino più temuto dell’intera faida. Lo stato e la chiesa procedono per tentativi, spesso maldestri, per arginare l’ondata di terrore. Nel mentre le due fazioni si consumano a vicenda.

Il buco – venerdì 5 agosto 2022

Nel 1961, una spedizione di speleologi parte dal Piemonte per esplorare l’Abisso di Bifurto, in Calabria, da poco scoperto. L’approssimarsi della morte di un vecchio pastore, il raggiungimento del fondo dell’abisso a 583 metri, la presenza quieta e possente di una natura millenaria sullo sfondo di una società più vicina al mondo antico della pastorizia che alla civiltà industriale, sono scrutati con l’occhio dell’infinità del tempo dove qualsiasi dramma è solo un accidente e qualsiasi buio attende senza scomporsi il nostro passaggio.

Michelangelo Frammartino, regista del Nord innamorato dell’aspro appenino calabro, dopo il bellissimo Le quattro volte, a Cannes, senza dialoghi o spiegazioni, con la potenza dell’allegoria (al nord il grattacielo della Pirelli, al sud le grotte immense del Parco del Pollino), continua ad esplorare un cinema altro, da quello italiano, fatto di composizioni mirabili delle immagini, paesaggi visionari del sublime, humour impalpabile e pensiero presocratico: tutto si trasforma prima o poi in qualcos’altro. Anche, e soprattutto, noi. Premio Speciale della Giuria a Venezia.

Californie – sabato 6 agosto 2022

Il film narra le vicende di Jamila, una ragazza marocchina sveglia ed esuberante, che sembra avere tutto il potenziale per compiere grandi imprese o enormi disastri. Attraverso il racconto della sua quotidianità, dai 9 ai 14 anni, nel paesino del Sud Italia in cui vive, Californie prova a ricostruire l’affascinante viaggio le battute d’arresto e le deviazioni che la ragazza compie per trovare il suo posto nel mondo osservandone da vicino i radicali mutamenti del corpo così come quelli di desideri ed obbiettivi. Girato nell’arco temporale di cinque anni, Californie è la poetica ed avvincente rappresentazione di quante decisioni, apparentemente irrilevanti, determinino il futuro di un individuo, in bilico tra farcela e il soccombere di fronte alle difficoltà.

“Siamo riconoscenti del grande contributo artistico del cinema – sottolinea Musika Surda – i film di questa edizione hanno saputo cogliere i momenti più significativi del nostro oggi, restituendoli a noi tutti e così rendendoci partecipi di un momento difficile ma anche di tre meravigliosi esempi di creatività. È con una sorta di viaggio a ritroso nel tempo che Cal’a Cinema continua la sua esortazione a prendere la sedia di casa (questa volta anche la mascherina) e trovare posto nella cala dei Genovesi. La formula è la medesima delle passate edizioni, quella di condividere insieme il cinema all’aperto, abitudine che sta ricomparendo solo da pochi mesi nelle sale”.

Dal 4 al 6 agosto sarà una tre giorni ricca di appuntamenti che si susseguono ogni sera, con lo sfondo del mare, seduti a pelo d’acqua, pellicole illustri di fama internazionale e, cosa che più caratterizza questo festival fin dalla sua nascita, la partecipazione incredibile del pubblico eterogeneo, numeroso e appassionato, in un’atmosfera familiare e rilassata come solo le giornate estive e una terra ospitale come la Sardegna sanno regalare.

Le proiezioni iniziano ogni sera alle 21.00, l’ingresso è gratuito.

L’evento è reso possibile dal sostegno della Fondazione Banco di Sardegna e del Comune di Tortolì al fianco del Festival come partner principali.

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