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Marracash al Red Valley Festival: il “King” del rap italiano pronto a infiammare la Sardegna

Il Red Valley Festival, kermesse musicale tra le più importanti di tutta Italia e che quest’anno si svolgerà ad Olbia dal 12 al 15 agosto, ospiterà sul palco due grandi leggende del rap italiano: Fabri Fibra e Marracash, protagonisti della serata di chiusura del Red Valley Festival, in programma lunedì 15 agosto 2022 nella nuovissima venue “Olbia Arena”. Saranno protagonisti della serata anche i Pinguini Tattici Nucleari.

Considerato dalla critica come uno dei migliori rapper del panorama italiano, Marracash ha alle spalle una carriera musicale di 15 anni durante la quale ha battuto ogni record, con numerose certificazioni d’oro e di platino ottenute grazie al successo di molti brani ormai diventati hit mainstream.

Il “King” del rap italiano è reduce dalla pubblicazione del disco “Noi, Loro, Gli Altri”, un album ambizioso e accolto con straordinario entuasiasmo dal pubblico: uscito a novembre 2021, in soli sei mesi ha già battuto ogni record ottenendo svariati dischi di Platino e centinaia di milioni di stream totali.

“Non mi aspettavo questa risposta, il disco è più ambizioso di “Persona”, dove la componente testuale era messa più in risalto e quindi non me lo aspettavo anche se non era quello lo scopo – spiega l’artista -. Avevo già avuto un successo commerciale gigantesco con “Persona”, volevo aggiungere delle cose da dire e ho fatto una sorta di appendice forte del successo precedente. Devo dire che è stato ancora maggiore l’eco del disco: è sembrato veramente che per due settimane si fermasse un po’ tutto. Questa volta il disco è arrivato anche ad altre forme d’arte: mi hanno scritto registi, attori, come Valerio Mastrandrea, i fratelli D’Innocenzo. È stato un disco molto difficile da scrivere, emotivamente provante. Doloroso perché per scrivere certe cose devi scavare dentro di te e non sempre quello che trovi è piacevole, anzi quasi mai. È come aver dischiuso il vaso di Pandora e, nel farlo, ho dovuto fare i conti con dei lati di me stesso che poi ho rilevato pubblicamente”.

Il Red Valley Festival sarà una delle date chiave del suo tour, finalmente in programma dopo che era stato rimandato più volte a causa della pandemia. “Sono maledetto da Dio? Sì, l’ho pensato – scherza Marracash -. Il tour è liberatorio ma faccio ancora fatica a rendermene conto. Il tour è come quando ti nasce un figlio. Finché non suono, non me ne rendo conto. Mi manca tantissimo vedere l’effetto delle canzoni, delle emozioni, sulle persone. Sono stato un po’ privato di questa cosa”.

Ma come si svolgeranno gli spettacoli? “L’idea alla base dello spettacolo che porterò in tour è la stessa: cercare di elevare questo genere anche dal punto di vista della performance. Spesso le performance hip hop sono un po’ disgraziate. È stagnante vedere un rapper solo sul palco con l’autotune e le steccate. Il tour sarà un’altra cosa. C’è una band, c’è un tentativo di elevare questa cosa e di farla andare avanti. Sono molto contento. Ho fatto tre settimane di prove super intense e secondo me sarà una cosa mai vista. Ci saranno dei gran visual che completeranno il tutto e un grande palco: cosa inedita per un artista hip hop italiano”. Sul palco con Marracash ci saranno: Jacopo Volpe (Dir. Artistico e batteria), Alessandro Marz (producer-sequenze), Eugenio Cattini (chitarra), Roberto Dragonetti (basso), Claudio Guarcello (tastiere).

Da pochi giorni è online l’ultimo il video di “Dubbi”, ultimo singolo estratto dall’album, realizzato con i disegni animati dell’artista Tarik Berber. “L’idea è venuta fuori a fine novembre quando è uscito l’album, è stato tutto abbastanza casuale, mi sono imbattuto nell’arte di Tarik da un’amica – raccomta il rapper -. Lui aveva fatto già lavori di animazioni e ho subito pensato a “DUBBI”, che non è neanche un pezzo di cui uno fa un videoclip, lontano dalle logiche, ma appena ho visto questa roba ho pensato “sarebbe bello fare qualcosa che non insegue nulla, non cerca numeri ma che abbia un senso artistico prima che di intrattenimento, come diceva prima Irina. Sono stato folgorato dai suoi lavori, ci siamo incontrati e gli ho lasciato carta bianca. Abbiamo parlato inizialmente e ho capito che eravamo simili come persone, ho visto in lui una persona che voleva esprimersi, che usava questa sua arte per comunicare e mi ha convinto da subito. il merito è tutto suo. 3 mesi dopo ho visto il lavoro ed era pronto, non c’è stato intervento da parte mia per veicolare il tutto, ho avuto molta fiducia e mi piaceva che il video fosse puramente artistico e non avesse velleità di diventare un prodotto accattivante anche perché il pezzo stesso è lontano da forma canzone, con un unico ritornello alla fine, un testo lungo e complesso. Già aveva l’attitudine di canzone pura e ho lasciato che fosse la stessa cosa con il video”.

Dopo 15 anni di carriera Marracash fa il punto sulla situazione del Rap in Italia. “Io credo che l’hip hop in generale, non parlo solo dell’Italia, stia affrontando una rivoluzione – commenta l’artista -. Non trovo che sia più così rivoluzionario mettersi una collana d’oro al collo, una cosa che negli anni ‘90 lo era. Vedere un afroamericano che dal nulla, da un ghetto, diventava qualcuno era qualcosa. Questo tipo di narrazione è stata over sfruttata: si è sentita in tutta le salse. Secondo me il passo successivo era portare qualcosa di nuovo. Non ti nascondo che faccio fatica anche io ad ascoltare dei dischi hip hop che sono uguali da tanto tempo. L’hip hop italiano ha dovuto affrontare un lungo percorso di accettazione, di obbiettiva esclusione dai canali principali. Tanti ragazzi di oggi dicono “gang” e parole simili: non li condanno perché per loro l’hip hop è un’estetica. Così come lo è il rock. Molti rocker blasonati hanno solo un’estetica. Oramai se tu fai il rap devi dire “gang” anche se non hai niente a che vedere con il bando, né con le case popolari, né con le gang. Sono parole che esteticamente sono nel manuale del rap”.

I BIGLIETTI DEL RED VALLEY FESTIVAL

I biglietti singoli per la data del 15 agosto, in cui si esibiranno Fabri Fibra, Marracash e i Pinguini Tattici Nucleari, sono in vendita sul sito ufficiale www.redvalleyfestival.com.

Per chi volesse assistere a tutte le quattro giornate del Festival (dal 12 al 15 agosto 2022), sono disponibili gli abbonamenti Full Pass, già in vendita sempre sul sito ufficiale.

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