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Speciale Elezioni. Bari Sardo, intervista al candidato sindaco Anton Pinna

Anton Pinna, nato in Serbia, 48 anni, laureato in Giurisprudenza all’Università di Cagliari, svolge la professione di Maître d’hotel. In passato è stato un ottimo giocatore di calcio a livello dilettantistico.

Conosciamolo meglio.

Partiamo dalla sua scelta di scendere in campo e candidarsi. Che cosa pensa di poter offrire alla sua comunità, nel caso in cui venisse eletto Sindaco?

Penso che ogni cittadino ha il dovere di partecipare alla vita pubblica del proprio paese ed in particolare, se lo ama, non può non mettersi in gioco. L’obiettivo, insieme alla squadra che mi accompagnerà, composta da persone che rappresentano il tessuto sociale del paese, motivate e preparate, sarà di offrire un’azione politico-amministrativa dove la centralità della persona e dei suoi bisogni accompagnerà ogni pianificazione.  Il mio impegno, se venissi eletto sindaco, sarà orientato a non perdere di vista il presente e il futuro di Bari Sardo e offrirò la totale disponibilità per accompagnare il mio paese verso uno sviluppo a misura di territorio e delle persone che lo abitano, valorizzando le potenzialità locali e le qualità delle
risorse umane.

Se dovesse vincere le elezioni quale sarà la priorità nella sua agenda politica?

Le priorità sono tante, perché tanti sono i bisogni emergenti e tante le problematiche ancora irrisolte o non completamente chiuse. Ben sapendo che non si amministra solo l’immediato ma la prospettiva di sviluppo, ci occuperemo di attivare programmazioni che possano trovare in tempi rapidi disponibilità di finanziamenti, sfruttando tutte le possibilità che oggi, per esempio, offre anche il PNRR. Ci occuperemo inoltre, nell’immediatezza, di sollecitare e accelerare, la realizzazione della condotta irrigua del sud Ogliastra che permetterebbe di incentivare nuovi investimenti agricoli.

Qual è la vocazione di Bari Sardo? In cosa consisterà la sua azione amministrativa per sviluppare questo strategico settore? Ha dei progetti?  

La vocazione di Bari Sardo è sicuramente quella turistica. Avendo lavorato in questo settore, e avendo vissuto in diverse località della Sardegna e di altre regioni dedite a questa attività, ho potuto vedere quali siano le importanti ricadute sull’economia che il turismo può dare. Per sviluppare il settore, la nostra azione amministrativa sarà tesa ad accelerare l’adozione di tutti gli strumenti urbanistici idonei a creare nuovi insediamenti turistici tali da aumentare l’offerta. Il nostro territorio, per le sue peculiarità ben si presta per poter pianificare una destagionalizzazione del turismo oltre l’estate, attraendo i flussi internazionali di vacanzieri soprattutto del nord Europa. Pensiamo perciò ad interventi in grado di valorizzare anche le zone interne del nostro territorio, rendendo fruibile il patrimonio storico che parte dal neolitico fino ad arrivare ai giorni nostri. La creazione di percorsi culturali, renderà visitabili diversi siti, regalando al visitatore ulteriori motivazioni per vivere il nostro paese. Un progetto in particolare riguarda la creazione di un museo cittadino, avente ad oggetto la nostra antica cultura contadina. Sempre per allungare la stagione turistica, si potrebbero creare percorsi di trekking e mountain bike che si snodano tra le strade e i sentieri del nostro entroterra.

I dati sull’emigrazione dalla Sardegna sono drammatici. Anche l’Ogliastra e Bari Sardo non sono immuni da questo problema, quali politiche intende adottare per cercare di porre un freno a questa fuga – specialmente di giovani -?

L’emigrazione e lo spopolamento nel nostro territorio è ormai diventato nel tempo un fenomeno difficile da arginare. In particolare, per quanto riguarda Bari Sardo, è curioso notare che il nostro comune non soltanto è uno dei pochi situati sulla costa che patisce questa emigrazione, ma nello stesso tempo, non riesce neanche ad intercettare e attrarre coloro che dai comuni montani si trasferiscono in quelli vicino alla costa. La nostra popolazione pertanto, rispetto ad altri comuni costieri, non cresce, anzi. A tal proposito si devono favorire tutti gli interventi che possono incidere sugli investimenti nel territorio, e contestualmente l’offerta di servizi e miglioramento della qualità della vita, inciderebbe, a nostro parere, su questo trend negativo.

Pianificazione territoriale: quali saranno gli interventi che apporterete per migliorare il territorio? Ci può illustrare le opere e lavori urbanistici che propone di portare avanti con la sua lista?

La pianificazione territoriale trova ampio spazio nel nostro programma amministrativo. Siamo convinti e decisi a realizzare una serie di opere che abbattano sul nostro territorio il rischio idrogeologico, al fine di poter finalmente adottare un PUC comunale che sarà la fonte dello sviluppo del nostro territorio. Solo con l’adozione di questo fondamentale strumento urbanistico, potremo fare in modo che si compia totalmente la crescita, consentendo ai nostri imprenditori di creare ricchezza e attrarre anche investimenti dall’esterno. Un’opera che ci piacerebbe realizzare è una nuova strada comunale che avvicini il paese al mare nel minor tempo possibile, accompagnata da infrastrutture tese a favorire lo sport e l’attività fisica, come una parallela pista pedonale e ciclabile.

Conosciamo le problematiche che sta attraversando la Sanità ogliastrina. Il suo pensiero in merito? A livello comunale cosa propone per i servizi sanitari?

Le problematiche che sta attraversando la sanità ogliastrina sono certamente legate a politiche nazionali e regionali che hanno messo a nudo le criticità del sistema sanitario, soprattutto con la recente esperienza della pandemia da Covid. Attivare in modo compiuto la nuova riforma regionale, la messa in gioco di tutte le risorse economiche atte a dare risposte sul versante “salute” sono le richieste pressanti che dovrebbero partire da tutto il territorio. A livello comunale, oltre a chiedere con forza un ampliamento di tutti i servizi territoriali, a partire dalla guardia medica  e quella turistica, ormai scomparse da Bari Sardo, ritengo importante che tutti i sindaci del distretto sanitario, attraverso la “Conferenza Territoriale Socio-Sanitaria dell’Ogliastra” diventino più determinati ad esprimersi in termini di indirizzo, partecipazione, programmazione e controllo queste attività essenziali. Sempre come comune, soggetto coinvolto dentro Il PLUS, si cercherà di contribuire a programmare in modo integrato gli interventi sociali, sanitari e socio-sanitari.

Il suo punto di vista sulla crisi internazionale a causa del conflitto in Ucraina, con il relativo aumento dei prezzi delle materie prime e le conseguenze sul comparto turistico.

La crisi internazionale dovuta alla guerra in corso in Ucraina sarà duratura e strutturale. Il solo fatto dell’assenza dei turisti provenienti dalle due nazioni belligeranti è immediatamente percepibile nell’economia turistica isolana. Inoltre il clima di incertezza internazionale potrebbe scoraggiare anche i vacanzieri provenienti da Paesi terzi. Abbiamo già potuto toccare con mano gli effetti della crisi nello spropositato aumento dei prezzi delle materie prime, che sta condizionando l’offerta turistica  limitando la discrezionalità nell’offerta agli operatori del settore.

L’importanza delle Associazioni. Quale sarà il rapporto tra Comune e queste realtà territoriali? Quali azioni amministrative porterete avanti per incentivare e rilanciare lo sport? Sulle esigenze del mondo giovanile?      

Le associazioni sono una grande risorsa del territorio e la nostra azione sarà rivolta ad un coinvolgimento costante in modo da promuovere una partecipazione attiva delle stesse, dentro una programmazione condivisa. Crediamo in un progetto di crescita sportiva che possa dar voce nella comunità bariese a società che vogliono vivere lo sport come passione e opportunità e che coinvolgano tutte le fasce d’età. Per rilanciare lo sport giovanile abbiamo intenzione di facilitare ed incentivare l’utilizzo delle strutture comunali, come il nostro bellissimo palasport attualmente poco impiegato. Creeremo tutte le condizioni atte a sostenere le iniziative rivolte alla diffusione dello sport tra tutti i cittadini e a garantire la
partecipazione a tutti i livelli, dal ludico di base a quello agonistico e al mantenimento del movimento per le fasce d’età più alte.

Chiudiamo con un’ultima domanda. La corsa elettorale sarà a due, cosa ne pensa del suo avversario e della sua proposta politica?

Siamo al termine di un mandato dove l’Amministrazione attuale ha governato senza un’opposizione in Consiglio comunale. I risultati ottenuti sono veramente pochi e non li riteniamo soddisfacenti per portare Bari Sardo nel posto che merita. La proposta politica e la programmazione dell’altra lista, certamente differiscono dalla nostra ma per tale motivo non può, a priori, essere oggetto di critica. Sono i risultati a breve, medio e lungo termine che daranno elementi di valutazione. Salvi i rapporti personali dove penso ci sia stima reciproca, è chiaro che vogliamo cose diverse per il paese.

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