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Sardegna verso il riconoscimento dell’insularità in Costituzione, Solinas: “Vicini al traguardo”

“Un ulteriore determinante passaggio parlamentare, che ci porta sempre più vicini al traguardo”. Il presidente della Regione Christian Solinas esprime la propria soddisfazione per il parere positivo espresso dalla Commissione Affari Costituzionali del Senato alla proposta di legge di iniziativa popolare per il riconoscimento del principio di insularità in Costituzione.

“Si avvicina dunque l’approvazione definitiva – dice il Presidente Solinas – che potrà garantire alla Sardegna il riconoscimento di molti diritti troppo a lungo negati. Mi conforta, aggiunge il Presidente, il consenso unanime che la proposta raccoglie, frutto della lunga azione politica da noi portata avanti in tutti questi anni. La Sardegna, dice ancora il Presidente, deve vedere riconosciuti gli svantaggi permanenti derivanti dalla propria condizione insulare, e poter ottenere pari opportunità di sviluppo rispetto al resto del Paese, senza più sopportare i pesanti handicap che hanno condizionato la nostra crescita”.

“Non ci fermeremo su questo terreno di lotta politica – continua il governatore -, dobbiamo proseguire nel percorso avviato sulle entrate, che grazie agli accordi da me sanciti con il Governo ha portato alla riduzione di 77 milioni l’anno del contributo alla finanza pubblica consentendo alla Sardegna un risparmio di 308 milioni sul prossimo quadriennio, e ha assegnato dal 2021 alla nostra Isola i primi 66 milioni a compensazione dei maggiori oneri sostenuti sulla base della condizione di insularità, che diventano 100 milioni all’anno a regime, sempre come acconto, dal 2022 (266 milioni nel triennio, fino a nuova intesa)”.

“È necessario, con il sostegno del Governo – spiega il presidente – portare avanti con forza anche le nostre rivendicazioni a Bruxelles. Chiediamo, una revisione profonda della normativa europea, per renderla più rispondente alle sfide dei nostri territori”.

“La Sardegna, non chiede privilegi, ma il riconoscimento di giusti e sacrosanti diritti”, conclude Solinas.

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