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La “ricostituzione” della Provincia Ogliastra, la parola ai due sindaci dei capoluoghi Lanusei e Tortolì

La provincia Ogliastra è definitivamente “ritornata”, in quanto  la Corte Costituzionale ha dichiarato inammissibile il ricorso presentato dal Governo,  contro la legge di riforma degli Enti Locali approvata qualche mese prima dal Consiglio regionale della Sardegna.

Con questa decisione, la Consulta da’ il  via libera alla norma che porta a sei il numero delle province   – Nuoro, Gallura, Medio Campidano, Oristano, Ogliastra e Sulcis Iglesiente – e a due  – Cagliari e Sassari – quello delle città metropolitane.

I capoluoghi dell’ente intermedio ogliastrino saranno Lanusei e Tortolì. Pertanto, sulla recente pronuncia del più importante organo di garanzia costituzionale, abbiamo raccolto il parere dei due sindaci Davide Burchi e Massimo Cannas.

«Credo che sia una grande opportunità per tutto il territorio – spiega il primo cittadino lanuseino – perché ristabilisce un riconoscimento importante per l’Ogliastra sullo scacchiere regionale. Non è tanto in se il fatto della provincia, perché o queste vengono superate, o è giusto che il nostro territorio abbia la propria.»

«Sarà una grande sfida – continua Burchi – perché dobbiamo rendere questo ente intermedio snello, più efficace e vicino ai cittadini.  Non deve essere un appesantimento burocratico, ma un’opportunità e sicuramente lo sarà dal punto di vista politico e istituzionale.»

«Lo dovrà essere dal punto di vista amministrativo e quindi si cerchi di lavorare il più possibile per creare un grande coordinamento per mettere la provincia nelle condizioni di dare all’Ogliastra quella veste sovracomunale che oggi manca», conclude il sindaco di Lanusei.

Soddisfazione anche per il sindaco Cannas:  «La decisione della Corte Costituzionale è molto importante in quanto permette l’attuazione della riforma regionale degli Enti Locali che ho molto apprezzato. All’Ogliastra concede uno strumento che mancava, perché ogni area vasta come la nostra ha un’identità culturale e omogeneità economica che può autodeterminarsi attraverso un ente intermedio, cosa che è venuta a mancare in questi anni.»

«Ovviamente tutto dipenderà dalla nostra capacità di gestire la provincia – continua il primo cittadino tortoliese – e dalle attenzioni della classe politica locale ogliastrina nel valorizzarla. La ritengo uno strumento indispensabile perché ci dia la garanzia del mantenimento e potenziamento di alcuni servizi pubblici. L’ente intermedio è fondamentale per programmare mantenere e potenziare settori come la scuola, la giustizia, i trasporti, la pianificazione urbanistica, l’ambiente, la giustizia e tanti altri servizi di interesse pubblico sovracomunali che possono essere gestiti solo se la provincia è presente ed efficiente.»

«L’autodeterminazione è un principio generale che dobbiamo difendere, nei limiti della costituzione e delle regole. Non avendo funzionato le unioni dei comuni, serve un altro soggetto intermedio. Dunque ribadisco che serve alla classe politica  la responsabilità di far funzionare la provincia e non trasformarla in un carrozzone.»

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