Dopo cinque mesi di parziale chiusura di corso Umberto a Tortolì, per consentire i lavori di riqualificazione sul primo tratto e la realizzazione di una nuova pavimentazione in granito, gli imprenditori della via chiedono risposte certe alla Giunta comunale guidata dal sindaco Massimo Cannas.
Una parte dei titolari delle attività commerciali che si affacciano sulla centrale strada cittadina, chiedono di rendere il corso zona pedonale.
«Con il rifacimento dei primi settanta metri della via – spiega Miles Theissen – titolare della “Giocheria La Piazzetta” – sarebbe un peccato consentire di nuovo il transito alle auto in corso Umberto. Innanzitutto visto il tipo di pavimentazione che è stata posata, con il passaggio dei veicoli si rischierebbe di danneggiarla rendendo vano il lavoro fatto e i fondi investiti. Bisogna continuare la riqualificazione di tutta la via e puntare ad una zona pedonale che rendendola appetibile a cittadini e turisti.»
Dello stesso parere Mattia Ambu proprietario di “Locanda 45”: «Da quando sono stati conclusi gli interventi in questo tratto di corso Umberto, finalmente vedo famiglie e tante altre persone che passeggiano in questa zona. Credo che il futuro sia questo, avere un “salotto” urbano per Tortolì completamente pedonalizzato all’altezza di altre città sarde. Durante i lavori ho anche dovuto chiudere l’attività, ma un sacrificio ripagato dal restyling della via, che però non dobbiamo buttare all’aria con la riapertura al traffico di auto. Bisogna avere il coraggio di continuare a completare l’opera intrapresa, operando la scelta della zona pedonalizzata.»
«I problemi delle attività commerciali degli ultimi mesi nella zona – afferma Franco Accardo titolare dell’albergo “La Corte” – non sono da ricercare nei lavori di corso Umberto e la parziale chiusura del transito dei veicoli. Bisogna essere obiettivi, e comprendere che la crisi parte da questi ultimi anni di pandemia, inoltre negli ultimi tempi, un’impennata dei prezzi delle materie prime e recentemente il conflitto in Ucraina ha aggravato.»
«Penso che riguardo la possibilità di rendere zona pedonale corso Umberto – continua Accardo – bisogna essere lungimiranti e osservare l’esperienza anche di altre città sarde, nazionali ed estere. Anche in altre realtà non sono mancate le diverse opinioni e prese di posizione, ma una volta realizzata questa tipologia di aree urbane, evitando il passaggio delle auto, si è compreso che fosse stata fatta la cosa giusta.»
Gli imprenditori ora attendono una decisione definitiva dell’Amministrazione: «Credo che la Giunta comunale debba fare una scelta ufficiale – chiede Theissen – anche per evitare questa situazione di confusione sulla sorte della via. Sicuramente vista la mia esperienza da presidente del Comitato Centro Storico, posso affermare che con la pedonalizzazione del corso, a giovarne sarebbero anche le vie limitrofe rivitalizzando tutto il quartiere, con la possibilità di creare eventi in questa parte della città.»
Sulla stessa linea Ambu: «Ho apprezzato che l’Amministrazione abbia voluto confrontarsi con gli imprenditori della zona, ma ora sicuramente è giunto il tempo delle decisioni. E mi auguro sia quella più ponderata per lo sviluppo futuro.»
Su questo punto Accardo lancia una proposta: «Perché non fare esprimere il volere dei cittadini, attraverso un referendum, sulla possibilità di rendere zona pedonale corso Umberto? Credo fortemente sia una cosa che riguardi tutti i contribuenti, non solo gli imprenditori della zona. Anche perché non si può competere allo stesso modo con le attività di viale Monsignor Virgilio, viste le differenze urbane e strutturali tra le due strade. Occorre presentarsi in maniera differente, facendo trovare un corso Umberto e un quartiere molto più accogliente, che regali un’altra atmosfera rispetto alle altre zone della città. Nel breve e soprattutto nel lungo periodo questa scelta pagherebbe.»
Nel frattempo, da quanto si apprende, l’Amministrazione comunale nei prossimi giorni prenderà una decisione definitiva sul futuro della viabilità in corso Umberto.