ogliastra.vistanet.it

8 marzo, studenti e amministratori oggi a Santa Maria Navarrese per l’inaugurazione della “panchina rossa”

Giornata internazionale dei diritti della donna.

Questa mattina a Santa Maria Navarrese nei pressi della “pietra votiva”, fianco chiesa Beata Vergine Assunta in via Lungomare, è stata inaugurata la “Panchina Rossa”, dedicata alle donne vittime di violenza.

Nata da un’idea del writer Karim Cherif, “la panchina rossa” rappresenta il posto occupato da una donna vittima di femminicidio, come segno visibile del vuoto causato da tale violenza.

A parlare per primo è stato il sindaco, Stefano Monni che con parole chiare si è rivolto ai bambini delle medie e la quarta e quinta elementare di Santa Maria Navarrese “ Siamo consapevoli che la sempre più attuale necessità di contrastare il fenomeno della violenza di genere passi per una concreta e coordinata azione di Tutti, di chi ha responsabilità amministrative, sociali, didattiche, culturali, giudiziarie e pastorali. L’evento di oggi, al quale abbiamo aderito con fervore, vuole essere una piccola ma significativa testimonianza di impegno concreto della nostra comunità nel contrasto alla violenza di genere.”

È seguito l’intervento di Franco Tegas, proprietario della Conad di Tortolí: “Questo argomento viene affrontato giorno per giorno da noi con atti di sensibilità che Conad porta avanti a livello nazionale. Le panchine all’attivo sono 400 e vorremmo continuare, con un filo conduttore, a disseminarle per tutta l’Ogliastra, dobbiamo alzare l’asticella e festeggiare solo quando questo problema sarà risolto effettivamente ”

Intervenuta poi Annalisa Lai, presidente centro anti violenza di Tortolì: “La panchina rossa rappresenta un impegno di tutta la comunità di solidarietà a chi subisce violenza per dire “io ci sono” per tendere una mano per riflettere e dare la nostra vicinanza più pura alle vittime”

L’assessora ai servizi sociali Fabrizia Pusole: “I femminicidi appartengono a tutti,anche alla nostra comunità,vorrei ricordare Anna Melis e Luisa Caredda, per non dimenticare mai ricordiamoci e teniamo a mente la parola rispetto, per tutti, per avere un mondo diverso e migliore”.

I ragazzi della terza media hanno letto le poesie di Sabatini, Alda Merini, Frida Kahlo. I bambini della quinta elementare hanno letto i loro pensieri incorniciati in un cuore rosso “le donne sono come farfalle”. Un cartello pace svetta nelle mani dei bambini della quarta elementare “se questa festa non ci sarà più saremo tutti uguali”

La vicepreside Masuri ha presentato i ragazzi della seconda media affermando: “Questa panchina sia come monito per le generazioni future per sensibilizzare tutti, dai più piccoli ai più grandi”.

Ricordiamo questo giorno tutti i giorni, festeggiamo le donne, amiamole, proteggiamole facciamole fiorire e risplendere.

Exit mobile version