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Suinicoltura sarda, l’allevatore di Talana Arzu: «La Regione ha fatto delle promesse, questo mese decisivo»

Ph: Stefano Arzu a lavoro nella sua azienda nella località Arbuleu - Talana -.

Ci sono novità per quanto riguarda la vertenza del comparto suinicolo sardo, a seguito dell’incontro convocato dalla Regione con le associazioni di categoria regionali e territoriali di categoria.

Al tavolo si è seduto anche l’imprenditore agricolo di Talana, Stefano Arzu, che la settimana scorsa aveva aperto il cosiddetto “vaso di pandora” sulle gravi difficoltà del settore, dopo aver consegnato i registri e le chiavi del suo allevamento di maiali al sindaco del paese ogliastrino, Christian Paolo Loddo per protesta.

Arzu, da diverso tempo attende i premi comunitari che gli spettano da Argea – una somma pari a 68mila euro – fondamentali per portare avanti la sua azienda e sfamare i 700 suini presenti.

«Nell’incontro, la Regione ha promesso di farsi carico della situazione – afferma l’allevatore talanese – e aspetto fiducioso questo mese. Mi è stato garantito che la somma relativa alla domanda unica sarà liquidata nelle prossime settimane. Per quanto riguarda  il benessere animale, invece occorrerà aspettare a giugno, visti gli errori fatti a novembre».

«L’importante è che inizino a mantenere la parola per le somme dovute entro febbraio – continua l’imprenditore – perché altrimenti scoppierebbe la contestazione, perché siamo stanchi delle parole, ma servono i fatti».

«Inoltre i rappresentanti della Regione – svela Arzu – hanno promesso di cercare nuove soluzioni per il settore suinicolo. Aspettiamo fiduciosi, anche perché da parte nostra, con Coldiretti e l’associazione Suinicoltori Sardi, abbiamo offerto tanti spunti dove possono essere apportate migliorie al comparto. Ribadisco, questo mese sarà decisivo e si capirà se hanno intenzione di avere a cuore il settore agropastorale o meno».

«Da parte mia, fino a quando non vedrò accreditate le somme che mi sono dovute nel conto corrente non sarò soddisfatto. Quei soldi sono necessari per l’acquisto del mangime per gli animali», conclude l’allevatore.

 

 

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