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Chiusura Punto nascita ospedale di Lanusei, il sindaco Burchi: “La Regione trovi al più presto una soluzione”

Dalla giornata di ieri e fino al 20 gennaio prossimo, il Punto nascita dell’ospedale di Lanusei resterà temporaneamente chiuso.

Un grave disagio per le future mamme ogliastrine che saranno costrette a recarsi in altre strutture sanitarie della Sardegna per poter dare alla luce i propri bimbi.

La chiusura del Punto nascita si è verificata a causa della carenza del personale nel reparto Pediatria e Neonatologia. A garantire l’assistenza in caso di emergenze saranno i reparti di Ginecologia e Ostetricia. Anche Pediatria resterà attivo tutti i giorni dalle 8.00 alle 20.00 per garantire l’attività di consulenza al Pronto Soccorso e all’attività ambulatoriale.

Sulla grave situazione abbiamo raccolto le parole del sindaco di Lanusei e presidente della Conferenza socio sanitaria ogliastrina, Davide Burchi.

«L’assessore regionale alla Sanità Nieddu – afferma Burchi – aveva garantito che all’ospedale di Lanusei sarebbero arrivati pediatri dal Brotzu. Attualmente, dopo averlo risentito mi ha detto che sono a lavoro per cercare di trovare una soluzione a breve. Attualmente registriamo ancora la chiusura del Punto nascita e fino al 20 gennaio.»

«In Conferenza socio sanitaria – continua il primo cittadino lanuseino – era emerso il fatto che la chiusura sarebbe stata al massimo di qualche giorno, e non per un tempo così lungo. Quindi la nostra richiesta è sempre la stessa: si trovi un meccanismo affinché l’ospedale abbia piena funzionalità.»

«Per noi il Punto nascita per noi è un questione di orgoglio – continua il presidente della Conferenza socio sanitaria – sia per i problemi sottesi al parto ed eventuali nascite che potrebbero avvenire per strada, come purtroppo avvenute più volte. Una situazione che non intendiamo sottovalutare e che ci preoccupa molto.»

«Pertanto stiamo organizzando una riunione a Cagliari in assessorato regionale – continua il sindaco – con l’assessore Nieddu o eventualmente con il governatore Solinas, in maniera tale che decidano di risolvere questo grave problema. Anche perché in occasione dello screening Covid di questi giorni, i comuni ogliastrini hanno dimostrato di essere in prima linea e di essere sempre disponibili a quanto viene richiesto a livello regionale. Pertanto crediamo di meritare la giusta attenzione per quanto facciamo anche visto le difficoltà nella nostra zona sul fronte trasporti, e non solo, e vista la distanza dagli altri territori dell’Isola.»

«Dunque non abbasseremo la guardia e non smetteremo di protestare e farci sentire finché questo problema non sarà risolto e fino a quando tutto l’ospedale di Lanusei non sarà rafforzato», conclude Burchi.

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