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Mobilità, la croce sarda. Corrias scrive all’Assessore alla Mobilità della Regione Lazio

Il porto di Arbatax

L’annoso problema della mobilità, per noi sardi, è tale per cui, ancora oggi, giungere via mare oltre Tirreno equivale ancora al toccare terra, manco si fosse attraversato l’oceano.

Arrivare a Civitavecchia, per esempio, vista l’affannosa condizione, è dunque già difficile, spostarsi da lì, per chi non ha l’auto e deve raggiungere la locale stazione ferroviaria, lo è oltremodo.

Il consigliere regionale Salvatore Corrias ha scritto, a questo proposito, all’Assessore alla Mobilità della Regione Lazio perché si faccia carico del problema.

Riportiamo integralmente la missiva:

“Gentile Assessore
Le scrivo per sottoporLe un problema che riguarda molti cittadini Sardi che ogni settimana, servendosi del trasporto marittimo, si recano nella penisola, in particolare utilizzando la tratta marittima per Civitavecchia. All’arrivo al porto laziale, i nostri conterranei, ma in generale tutti coloro che viaggiano senza auto al seguito, trovano ad attenderli un servizio di trasporto precario che li conduce alla vecchia stazione marittima del porto di Civitavecchia. Da lì sono costretti a percorrere a piedi un altro chilometro e mezzo per giungere alla Stazione ferroviaria di Civitavecchia e da lì, infine, prendere il treno per le varie destinazioni.
Sarebbe opportuno che a questo disagio si ponesse rimedio. Le chiedo, pertanto, per quanto di sua competenza, di provare a trovare una soluzione affinché venga al più presto attivato un servizio di trasporto diretto che consenta di collegare direttamente il molo nel quale attraccano i traghetti dalla Sardegna con la stazione ferroviaria di Civitavecchia.
Confido in un suo cortese interessamento e resto a disposizione per eventuali chiarimenti”.

 

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