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Lo sapevate? Quale è la cascata con il salto più alto in Sardegna?

Lo sapevate? Quale è la cascata con il salto più alto in Sardegna?

La chiamano la “Grande Cascata” e ha un salto di ben 72 metri. Una meraviglia naturale che è possibile vedere dopo due ore di trekking non duro. Scoprite dove si trova questa bellezza della nostra Isola.

 

La cascata di Muru Mannu si trova tra i comuni sardi di Villacidro e Gonnosfanadiga. Con i suoi 72 metri di altezza, è considerata la cascata più alta di tutta l’Isola o, meglio, quella con il salto più alto, col maggior dislivello, con un tratto di caduta ininterrotta dell’acqua impressionante.

La cascata è originata dal rio Muru Mannu (che poi prende il nome di rio Cannisoni) ed è di carattere torrentizio (così come tutte le altre cascate isolane che sono alimentate da corsi d’acqua a regime torrentizio) il periodo migliore per visitarla è quello che va dall’autunno alla primavera. Il suo nome deriva dal sardo e significa “muro grande”.

Viene infatti chiamata la “Grande Cascata” e la si ritrova in mezzo a una rigogliosa foresta, polmone verde del Medio Campidano, nel sud-ovest dell’Isola. Un maestoso monumento naturale, immerso in un paesaggio incontaminato. La si può raggiungere con un trekking di circa due ore, in un tracciato ben segnato e pulito che si svolge tutto in fondovalle, tra lecci ed eucalipti, agrifogli e corbezzoli.

Sul percorso numerosi resti di ovili, capanne, carbonaie denotano l’intensa antropizzazione subita dal territorio in tempi passati. Elementi che rendono il paesaggio ancora più suggestivo, tanto che ai camminatori sembrerà di trovarsi in un paesaggio fiabesco.

La cascata è immersa nel massiccio del monte Linas, un luogo selvaggio, tra profonde gole, creste rocciose, boschi secolari macchia mediterranea, e corsi d’acqua che formano piccoli laghetti e ulteriori cascatelle. Il salto è circondato da imponenti pareti granitiche, nel territorio di Gonnosfanadiga. Il percorso del torrente che la genera nasce a quota mille metri, poi il canale incontra una improvvisa caduta di quota: prima compie alcuni piccoli salti, infine il più imponente e vertiginoso, che le vale il primato nell’Isola. A fine balzo, il torrente genera un laghetto circondato da lecci e agrifogli, poi prosegue verso valle, dando vita ad altre piccole cascatelle, infine congiungendosi col rio Linas e formando come detto il rio Cannisoni.

Durante il tragitto si incontra una deviazione che porta a un’altra cascata, Piscina Irgas, che vanta un salto di 45. Sempre ai piedi del Linas, ma nel versante dalla parte di Villacidro, c’è un’altra cascata, forse la più famosa in Sardegna: sa Spendula, più agevole da raggiungere, alla quale Gabriele D’Annunzio dedicò un sonetto.

Tutti questi gioielli naturalistici di Gonnosfanadiga e Villacidro fanno parte del complesso forestale del Monti Mannu, 4600 ettari di boschi e vette, con diverse testimonianze di archeologia preistorica e industriale, habitat naturale di cervi e mufloni, e, falchi pellegrini e aquile reali.

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