Sono passati tre lustri dal giorno in cui l’ex primula rossa del banditismo sardo ottenne la grazia. Nel 2003 l’avvocato di Graziano Mesina ne aveva fatto ufficialmente richiesta al Presidente della Repubblica.
Carlo Azeglio Ciampi concede la grazia a “Grazianeddu” il 25 novembre 2004, in base alle prerogative contenute nell’Art. 87 della Costituzione. Il giorno dopo può lasciare da uomo libero il carcere di Voghera e ritornare ad Orgosolo.
Mesina ha sessantadue anni, quaranta dei quali passati in un penitenziario. Nel giugno 2013 il nuovo arresto e la condanna per l’accusa di essere a capo di un’associazione a delinquere, tra cui l’attività di traffico di droga.
Nel dicembre 2016 la condanna a trent’anni e la revoca della grazia. Nel giugno del 2019 viene scarcerato per decorrenza dei termini. Non è stata depositata la motivazione della sentenza ed è caduta la misura cautelare.