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Tortolì, “In Memoria”. Al San Francesco le commemorazioni per il Milite Ignoto

Serata dedicata alla memoria ieri sera al teatro San Francesco a Tortolì per commemorare il 100esimo anniversario della traslazione della salma del Milite Ignoto all’Altare della Patria.

Al convegno, organizzato dall’Amministrazione Comunale di Tortolì in collaborazione con le Associazioni d’Arma e gli Istituti I.t.i e J.a.n.a.s, sono intervenuti il dottor Luciano Pontillo e il tenente colonello  Pasquale Orecchioni. Ha moderato l’incontro la giornalista Giusy Ferreli.

Dopo il saluto ai partecipanti da parte del Sindaco Cannas è intervenuto il dottor Pontillo che ha parlato del suo libro “Come una foglia trasportata dal vento”, dedicato alla memoria di suo nonno Virgilio, scomparso al fronte all’età di soli 31 anni. Lo spunto per la stesura del libro é arrivato rileggendo le lettere scambiate tra il nonno e la famiglia e che raccontano la vita di un giovane marito e padre spedito al fronte a combattere per la Patria nella Seconda Guerra Mondiale.

Due studenti del liceo classico hanno letto alla platea qualche passo estrapolato delle lettere tra il giovane Virgilio e la sua amata consorte.

Presente tra il pubblico anche la signora Assunta Pili, tortoliese di 97 anni, che ha raccontato della morte di suo fratello a bordo di una nave bombardata a Taranto.

La parola è stata successivamente data al tenente colonnello Orecchioni, direttore del Museo Brigata Sassari, che ha parlato  della Prima Guerra Mondiale spesso invitando gli ascoltatori a focalizzarsi sul punto di vista e la mentalità di chi l’ha vissuta 100 anni fa.

Non è mancato anche il racconto della nascita e delle gesta della Brigata Sassari, i demonios, che si sono distinti sul campo di battaglia.

Gli studenti hanno letto in conclusione l’ultima lettera indirizzata alla madre di Antonio Bergamas, militare volontario disperso in combattimento nel 1916. Sua madre, che non aveva un corpo su cui piangere come tante altre sfortunate, venne chiamata per scegliere una bara che sarebbe stata successivamente tumulata nel Vittoriano a Roma ad imperitura memoria di tutti i caduti in guerra.

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