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La curiosità. Come è nata la chiesa della Madonna de Monte Cuccu di Loceri, tra mito e realtà

Nel 1863 la Madonna di Bonaria sarebbe apparsa in sogno a una donna di Loceri, una domestica, incaricandola di far costruire una cappella campestre in suo onore dove poter recitare il Rosario.

Il posto indicatole era in lieve altura, rivolta verso il mare, là dove sarebbe sgorgata una fonte di acqua benedetta.

Nessuno però le credette, nemmeno il parroco, e la richiesta cadde nel vuoto. Se ne fece un gran parlare anche dopo la morte della donna, ma nessuno fece mai nulla.

Da allora trascorsero 13 anni e la stessa visione e la stessa richiesta le ebbe il parroco, Don Vincenzo Maria Carta, che riflettendo su quanto aveva detto la donna, pensò fosse bene finalmente fare qualcosa in merito. La domenica successiva al suo sogno, durante l’omelia, rese partecipe la comunità e chiese a tutti che si adoperassero per dare l’avvio al progetto. Si riuscì quindi a comprare una statua della Madonna “venuta dal mare” ma non si andò oltre, e la statua venne messa in un’ala della chiesa parrocchiale di Loceri.

Da allora trascorsero decine di anni finchè, con la tenacia del parroco Don Elio Mameli, il contributo degli amministratori comunali e il forte desiderio della popolazione, ci si adoperò per realizzare il progetto di quel sogno lontano.

Si riuscì, così, ad avere la chiesetta della Madonna di Bonaria. Sorge in Monti ‘e Cuccu, in cima a una collinetta che sovrasta Loceri, rivolta verso il mare, dove lo sguardo spazia da Bellavista alla Marina di Gairo. L’inaugurazione è avvenuta ad agosto, nel 2013, proprio 150 anni dopo il sogno di quella donna alla quale Maria avrebbe detto: “Quando sarà edificata la Chiesa, tornerà la Pace”.

C’è proprio un intreccio di storia e leggenda in questo racconto e ci sono voluti tanta fede, tanta buona volontà da parte di tutti e 150 anni di attesa prima di vedere realizzato il sogno  di due persone e la richiesta espressa dalla Madonna.

Testo tratto da “Ogliastra, paesi e leggende” di Fidalma Mameli

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