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Speciale Elezioni. Cardedu, intervista al candidato sindaco Giacomo Pani

Giacomo Pani nato a Lanusei il 28 01 1970 ( 51 anni ), dipendente dell’Agenzia Regionale Fo.Re.STAS, sposato, due figli, ex segretario generale CGIL Ogliastra, e ora ex segretario della CGIL Nuoro Ogliastra.

Conosciamolo meglio.

Partiamo dalla sua scelta di scendere in campo e candidarsi. Che cosa pensa di poter offrire alla
sua comunità, nel caso in cui venisse eletto Sindaco?

Premetto intanto che la candidatura a sindaco nella lista civica “Ricostruiamo per il futuro”, è stata una scelta che è avvenuta solo alle ore 12.00 di sabato 11 settembre, e che fino a quella data, ed insieme a tantissimi altri cittadini di Cardedu, l’unico impegno era stato quello di costruire con confronti continui di idee, un progetto politico, che si potesse rappresentare con qualsiasi persona avesse avuto la volontà di fare un percorso ed un esperienza civica per i prossimi cinque anni.

La mia candidatura a sindaco pertanto è solo figlia di una scelta condivisa da questo gruppo di concittadini che mi hanno chiesto di prestarmi a svolgere questo ruolo. Se il 10 e 11 ottobre prossimi con il loro voto, la popolazione di Cardedu, premiassero noi e il nostro programma, la prima cosa che posso garantire a nome anche dell’intera lista che rappresento, sarà l’impegno.

La nostra lista, si pone come una forza nuova che si impegnerà per lo sviluppo e per la crescita culturale, sociale ed economica di Cardedu e del suo intero territorio. La nostra unione, dei componenti della lista “Ricostruiamo per il futuro”, è la sintesi dei ragionamenti, proposte, incontri, e suggerimenti emersi nel corso dell’ultimo anno, e abbiamo l’obiettivo di perseguire il bene del nostro paese, ricreando una serena ed unita comunità.

Se dovesse vincere le elezioni quale sarà la priorità nella sua agenda politica?

Riaprire l’Istituto Scolastico di via Ferrai, evacuato per motivi non meglio conosciuti dall’intera popolazione
fin dal lontano 2018. Dico questo, perché la scuola rappresenta per noi, l’istituzione per eccellenza, finalizzata all’educazione e alla crescita culturale della comunità.

L’istituto di via Ferrai era, è, e dovrà essere nel più breve tempo possibile, il luogo fisico in cui i nostri ragazzi, i loro insegnanti, e l’intero personale amministrativo e tecnico, possano dare e avere un’offerta formativa in una scuola che
sia sicura, di qualità, e di forte crescita sociale e culturale di tutti gli alunni.

Qual è la vocazione di Cardedu? In cosa consisterà la sua azione amministrativa per sviluppare questo strategico settore? Ha dei progetti?

La naturale e maggior vocazione del paese di Cardedu, è sicuramente quella turistica, sono presenti nel nostro territorio comunale circa 1300/1400 posti letto nelle strutture recettive presenti nella costa di Foddini, di Museddu, di Perdepera e ancora quelle appena fuori dalla fascia costiera di Genna ‘e Masoni, di Baccu ‘e Ludu, di Buoncammino.

Abbiamo un interessante e crescente settore dell’Agroalimentare, con eccellenti produzioni di formaggio, olio, miele, vino, pasta fresca e dolciumi, che ampliano ed integrano l’offerta turistica. Questi settori, strategici per l’intera comunità, dovranno beneficiare di un’azione importante di interventi pubblici, finalizzati a far diventare Cardedu un fiore all’occhiello del territorio ogliastrino, valorizzando pertanto anche tutte le altre risorse presenti, come il patrimonio archeologico, quello ambientale, la fascia costiera e quella del Monte Ferru.

Cardedu è un paese giovanissimo costituito tale dal 1984 a seguito dell’autonomia che si ebbe dal comune di
Gairo. Questi anni hanno permesso di vedere l’intera municipalità crescere con numeri importanti fino a quelli che
oggi sono di oltre 2.000 cittadini residenti. Forte è stata la spinta dei nuovi arrivi nel nostro paese, al fine di poter usufruire, gratificati, di un ambito urbano completo di servizi e infrastrutture pubbliche allora pressoché inesistenti.

Seguirono diverse amministrazioni comunali che si caratterizzarono in questa opera di costruzione di un
nuovo paese. A tutte queste persone oggi la comunità intera è grata. Abbiamo visto la realizzazione di strade, piazze e ridistribuzione degli spazi secondo una rete viaria per lo più tracciata e condivisa con gli organi regionali, allora preposti. Fu realizzato un intero complesso scolastico per l’istruzione di livello primario e secondario, e con orgoglio,
questo si annoverava fra i più moderni ed accattivanti della intera Ogliastra.

Fu realizzato un importante centro sportivo quale luogo comune e di aggregazione per le attività sportive e competitive ospitante un campo in erba artificiale per il gioco del calcio dotato di una importante platea per
gli spettatori. Fu realizzata la nuova sede comunale del Municipio e si caratterizzarono gli agorà pubblici con due piazze centrali, piazza Gramsci e Piazza Garibaldi,  che sono diventati i luoghi di aggregazione e convivialità del paese. Si è proceduto al completamento delle infrastrutture pubbliche delle reti cittadine elettriche fognarie, di
illuminazione e dati-internet. Si è realizzata grazie all’allora Comunità Montana, in manutenzione straordinaria, la nuova pavimentazione stradale Buoncammino – Ponte San Paolo. Si è dotato il lungomare di Cardedu di nuova linfa, realizzando una intera passeggiata dotata di balaustra con staccionata in legno. Si è pure pensato, realizzandoli, a dei circuiti protetti per attività ludiche pedonabili e ciclabili di ampio raggio da ricongiungersi all’abitato, all’altezza del parco giochi per bambini sorto in un’area dismessa dal trasferimento ad altro sito del depuratore fognario. Si è dotato il paese di spazi per il verde pubblico e loro cura.

Il mio impegno, ma quello dell’intera lista che rappresento per questa intrapresa politica, parte senza dubbio dallo stato delle cose che oggi ereditiamo dalla amministrazione uscente. In particolare annovero le notevoli segnalazioni dei cittadini, che non si sottraggono ad evidenziare una gravissima carenza ed incuria in merito a quanto il passato, succitato, ci ha lasciato.

Il complesso scolastico, che tanto ci caratterizzava nell’intero territorio ogliastrino, oggi è abbandonato a se stesso e privato di agibilità al suo uso in quanto, in maniera incomprensibile è stato dichiarato inservibile, pericolante e a rischio per persone e cose, già da tre anni. Tre anni colmi di proposte talvolta disinvolte per la demolizione parziale/totale dello stesso e per una sua “prossima” ricostruzione, senza peraltro considerare che oggi gli alunni della scuola secondaria si trovano in un locale alternativo, con la totale mancanza dell’aula informatica quale forza formativa per le nuove generazioni, spazi totalmente inadeguati ed insufficienti con un microclima interno con
risultanze assolutamente negative.

Si evidenzia ancora, la precarietà delle strade oggi completamente prive di alcun intervento manutentivo, sia a nell’ambito urbano che extraurbano.

Il degrado e deterioramento di ogni via, in quanto priva di interventi periodici di spazzamento stradale ed estirpazione delle erbacee naturali e cura del verde pubblico

L’incuria e assoluta mancanza di interventi volti all’abbattimento delle barriere architettoniche sia nelle strade che negli spazi ad uso pubblico.

Il totale disinteresse manutentivo ai parco giochi dei bambini, sia quello vicino alle scuole dell’infanzia, sia quello sorto nell’area dismessa ex depuratore fognario.

La totale disinvoltura nella gestione del lungomare, nelle parti costituenti Pubblico Patrimonio, oggi privato, inspiegabilmente, di staccionate e altri percorsi dedicati sia pedonali che ciclabili ed in balia di sterpaglie e igienizzazione in genere.

Cardedu non dispone di nessuna infrastruttura per la nautica. Fu lasciato ai posteri, dotato di tutte le autorizzazioni da precedenti gestioni amministrative, un progetto finanziato e di immediata cantierabilità, volto alla realizzazione di un alaggio a mare per piccole imbarcazioni , ovvero  scivolo a mare. A tal proposito nessuno a Cardedu conosce il post utilizzo di tali somme. La nautica per una cittadina costiera rappresenterebbe una grande occasione occupazionale e contemporaneamente un incremento della ricettività turistica in termini di presenze. Basti pensare che pur disponendo di un litorale complessivo di circa cinque chilometri, non esiste nessuna offerta per la nautica da diporto e servizi connessi. Tale non curanza, pone non gradita la scelta di Cardedu quale meta turistica preferenziale.

Cardedu oggi soffre di incuria e mancata manutenzione della sua rete viaria che oggi si presenta ricca di buche, avvallamenti e priva della raccolta delle acque piovane, rendendo insicura la sua percorrenza soprattutto nei periodi estivi.

Si lamenta l’assoluta mancanza di programmazione di nuove strade o potenziamento delle stesse, in particolare quella verso i due villaggi turistici presenti nella zona di Foddini, collegati da strade rurali in cattivo stato, prive di pavimentazione sufficiente e di opportune diramazioni per permettere l’accesso libero ad un tratto di mare altamente pregiato che va’ verso il confine con Bari Sardo, completa magari di piste ciclabili, pedonabili, piazzole e aree di sosta.

Sarà nostra cura ricomporre questi elementi del patrimonio, oggi, totalmente trascurati e in abbandono.

Elenco alcuni punti: riapriremo la scuola secondaria di via Ferrai che oggi è chiusa. Inoltre riporremo in funzione i parco giochi dei bambini totalmente trascurati. Porremo in funzione il ramo fognario a ovest di Cardedu a servizio di un numero elevato di residenti e attualmente completamente escluso.

Doteremo il paese di una viabilità urbana ed extra urbana nuova, eseguendo la manutenzione periodicamente, prevedendo in anticipo i necessari sottoservizi, affinché non debbano essere sottoposte agli innumerevoli tagli stradali, registrati fino ad oggi.

Porremo in essere la pulizia meccanizzata delle strade urbane, extraurbane, compreso il tratto del lungomare di Museddu.

Riporteremo decoro a tutta la fascia costiera: in particolar modo l’area de “La spiaggetta” che da cinque anni chiede con forza il ripristino del piano viabile, nonché un intervento ambientale volto alla ricomposizione delle dune naturali della stessa, lo stesso lungomare di Museddu che negli ultimi cinque anni e stato colpevolmente abbandonato e lasciato alla totale incuria, e creeremo tutti i servizi necessari per la fruizione decorosa e in sicurezza di tutta l’area di Foddini.

I dati sull’emigrazione dalla Sardegna sono drammatici. Anche l’Ogliastra e Cardedu non sono immuni da questo problema, quali politiche intende adottare per cercare di porre un freno a questa fuga – specialmente di giovani -?

Credo che qualsiasi amministrazione, di qualsiasi paese, o città, debba porsi questo problema, e credo anche che politiche attive sul lavoro possano e debbano essere messe in piedi anche a Cardedu, che soffre come tutti i comuni ogliastrini della disoccupazione e di quella giovanile in particolare.

Alcune idee mirate ai giovani, potrebbero essere: corsi di formazione continua che l’amministrazione potrebbe promuovere sui beni archeologici e culturali presenti abbondantemente nel nostro comune, che possano far maturare oltreché conoscenza e competenza sull’argomento, la reale consapevolezza per un possibile sbocco occupazionale.

Altra cosa importante, la corretta formazione ed informazione verso l’associazionismo, penso a possibili creazioni di
cooperative o piccole società di giovani. Inoltre, uno o più interventi per opere pubbliche da prevedere sul territorio costiero, da dare eventualmente in gestione a giovani, che integrino maggiormente l’offerta turistica che dicevo poco sopra.

Altre possibili ricadute occupazionali potrebbero arrivvare, se creassimo delle infrastrutture in  tutto il nostro
lungomare, da Foddini a Museddu, da Perdepera a “La spiaggetta”, lo rendessimo appetibile, creando i servizi mancati, e promuovendo un turismo intercomunale insieme al comune di Gairo, che con le proprie spiagge di Su Sirboni, Cala ’e Luas, Coccorrocci e le sue piscine  naturali, completano l’intera offerta turistica locale.

Cardedu non dispone di nessuna infrastruttura per la nautica. Un’eventuale progetto di porticciolo turistico da prevedere nel Piano Urbanistico Comunale, rispettoso dal punto di vista urbanistico in adeguamento al PPR e facendolo inserire nella Rete Regionale dei Porti, rappresenterebbe una grande occasione occupazionale diretta e derivata dall’indotto, e contemporaneamente un incremento della ricettività turistica in termini di presenze.

Pianificazione territoriale: quali saranno gli interventi che apporterete per migliorare il territorio?Ci può illustrare le opere e lavori urbanistici che propone di portare avanti con la sua lista?

Siamo convinti e consapevoli che solo da uno studio elaborato da esperti del settore, possano provenire le indicazioni per una riqualificazione di tutta la fascia costiera iniziando dalle esigenze viarie che dal centro abitato portano al mare.

Va’ rifatta pertanto l’intera via Buoncammino che da Cardedu porta al mare, ripristinando la pista ciclabile,
dotarla di segnaletica verticale e orizzontale, affinché i cittadini ed i turisti possano transitare in una
strada sicura.

Va’, migliorata, ed integrata la strada che porta a Foddini, va dotata di marciapiedi, di pista ciclabile, di illuminazione pubblica, vanno creati i servizi igienici nell’area pubblica di cessioni al comune, creando i parcheggi, necessari ad una mobilità certa ed in sicurezza.

Occorre lavorare alla miglioria e integrazione sulla strada che va’ dalla rotonda di Genna ‘e Masoni a Perdepera/La Spiaggetta, dotandola
di marciapiedi, pista ciclabile, ed integrandola di illuminazione pubblica.

Altro intervento la strada che va dalla rotonda di Genna ‘e Masoni a Baccu e Ludu, dotandola con il contributo ed in collaborazione della provincia, di marciapiedi, pista ciclabile, integrandola di illuminazione pubblica, servizi fognari, dove assenti, e condotta idrica per uso domestico.

Inoltre, occorre sistemare la strada che va dalla rotonda di Genna ‘e Masoni a Perdupili, dotandola di marciapiedi, pista ciclabile, integrando l’illuminazione pubblica e i servizi fognari.

Vanno messi definitivamente in sicurezza idraulica, gli argini del Fiume, a Sud del paese ( 2 Ml di € di dotazione
ancora da investire). Porremo in funzione il ramo fognario a ovest di Cardedu, necessario a un numero elevato di residenti e attualmente completamente escluso. Inoltre provvederemo a completare di tale servizio il Nord dell’abitato, strada statale 125, che ad oggi risulta sfornito di tale servizio. Per ultimo, ma non per importanza, un PUC degno di esser chiamato tale, adeguato alle nuove normative, rappresenta una priorità non più procrastinabile, in quanto è presupposto per la crescita dell’intero territorio comunale.

Conosciamo le problematiche che sta attraversando la Sanità ogliastrina. Il suo pensiero in merito?
A livello comunale cosa propone per i servizi sanitari?

La Sardegna tutta sta vivendo riguardo il tema della sanità, una devastante situazione di emergenza. Tutti i territori denunciano la carenza di programmazione, la mancanza di personale medico, infermieristico, con i Pronto Soccorso di tantissimi nosocomi stracolmi di pazienti che fanno file interminabili in attesa di poter essere visitati. Inoltre ci sono interi reparti a rischio di chiusura per mancanza di personale sufficiente per svolgere la propria professionalità.

Si registra nell’Isola e soprattutto al centro , esempi sono il San Camillo di Sorgono, il Delogu di Ghilarza, l’Ospedale N.S. della Mercede di Lanusei, il San Francesco e  lo Zonchello di Nuoro,  più del 50% in meno di personale: una situazione che per certi versi è sull’orlo del collasso.

In un settore in cui i servizi, sono diritti previsti e sanciti dalla Costituzione, ciò che possiamo fare istituzionalmente per questi gravi problemi, è continuare e non smettere in ogni modo preciso e puntuale quello che  da anni sta facendo la Conferenza Socio Sanitaria in Ogliastra: pretendere venga garantito il diritto alla Salute e una pari dignità sanitaria con il resto del Paese.  Pertanto è continua la richiesta dell’implementazione del numero dei medici, degli Infermieri, del personale socio sanitario, di quello amministrativo dell’unico ospedale dell’Ogliastra. Ritengo che tutti suoi reparti dovranno esser tenuti tutti aperti e funzionanti, così come  quelli dei poliambulatori di Tortoli,
Lanusei e Jerzu.

Nel nostro Comune, si potrebbe implementare la collaborazione fin qui avuta con i servizi sociali, quella con i PLUS, e con la popolazione, per una collaborazione sulle politiche sociali e socio assistenziali.

Inoltre sarà importante, dare un maggior ascolto ai problemi giornalieri dei cittadini di Cardedu che quotidianamente ricercano collaborazione e dialogo.

Il suo punto di vista sull’emergenza COVID-19, la campagna di vaccinazione e il “green pass”.

Credo, premettendo che fin dal 12 marzo del 2020, dopo un anno e mezzo di restrizioni in casa e aver abbondantemente giustificato con le autocertificazioni il diritto di poter uscire dalla propria abitazione per alcune determinate necessita, il cosiddetto green, sia superato e/o superabile. Voglio dire che informare e sensibilizzare tutta la popolazione, tutti le lavoratrici ed i lavoratori sul valore e sull’utilità del vaccino e dei protocolli anti-covid, sia una cosa doverosa e giusta, inoltre, credo che vada chiesto al Governo di assumersi la responsabilità politica di renderlo obbligatorio.  Ne sono convinto per me, per la mia famiglia, e per tutti coloro che ci stanno intorno.

L’importanza delle Associazioni. Quale sarà il rapporto tra Comune e queste realtà territoriali?
Quali azioni amministrative porterete avanti per incentivare e rilanciare lo sport? Sulle esigenze
del mondo giovanile?
Ho avuto già modo con le risposte date ad alcune domande precedenti, di esprimere il mio pensiero sulle associazioni. Nel nostro comune sono presenti: una società sportiva di calcio, quella di pallavolo, quella di pesca sportiva, ed esiste una nascente di kitesurf, ma mi viene da aggiungere la stessa Proloco, e anche la compagnia Barracellare. In passato era presente un’associazione ciclistica ed era stata costituita quella di tennis.

A tutte queste società , ai loro fondatori e  soci posso dire che la nostra amministrazione avrà cura ed attenzione per una nuova e crescente collaborazione, in cui nel rispetto dei ruoli, garantiamo da oggi impegno e la massima
disponibilità al confronto per integrare e/o potenziare la loro offerta di servizi.

Chiudiamo con un’ultima domanda. La corsa elettorale sarà a due, cosa ne pensa del suo avversario
e della sua proposta politica?

Premetto che a questa domanda, do una mia prima risposta ovvia quanto per me importante: non credo di avere avversari, in quanto io stesso non mi sento avversario di nessuno.

Detto questo, la mia candidatura a sindaco del Comune di Cardedu è nata come ho risposto alla sua prima domanda,
mentre il mio pensiero sulla candidatura del mio amico, Matteo Piras, e della sua proposta politica credo sia ovvia.  La nostra proposta, le nostre candidature, nascono per dare un’alternativa di scelta al paese, a quella che sarebbe potuta essere la proposta dell’amministrazione uscente, che è composta da quattro dodicesimi, da componenti della maggioranza uscente.

Il giudizio che posso esprimere sulla loro azione quinquennale è solo di carattere politico e amministrativo, ed a mio e nostro modesto parere, è stato insufficiente.

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