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Speciale Elezioni. Tertenia, intervista al candidato sindaco Giulio Murgia

Giulio Murgia, 43 anni, geometra, sposato e padre di due figli , di dieci e tre anni. Appassionato di calcio e la musica Rock, cimentandosi a suonare la chitarra. Ama letteratura, tra cui: Nietzsche, Rimbaud, Baudelaire e Kerouac.

Conosciamolo meglio.

 

Partiamo dalla sua scelta di scendere in campo e ricandidarsi. Che cosa pensa di poter offrire alla sua comunità, nel caso in cui venisse rieletto Sindaco?

La mia intenzione era quella di non ricandidarmi perché dopo 5 anni intensi di lavoro, subentra un po’ di stanchezza, ma poi ha prevalso il senso di appartenenza a Tertenia e la consapevolezza di poter dare ancora tanto per essa. Alla mia Comunità posso offrire quello che ho già profuso in questi anni, lavorando con trasparenza e cercando di raggiungere nuovi obiettivi.

Se dovesse vincere le elezioni quale sarà la priorità nella sua agenda politica?

Sicuramente il completamento del lavoro fatto, portando a compimento la progettazione del porto turistico, oggi al vaglio del ministero per la valutazione di impatto ambientale. Quindi bandire i lavori del primo lotto e quelli di riqualificazione della viabilità di Foxi Manna con il finanziamento ottenuto dalla Regione di 600mila euro.

Qual è la vocazione di Tertenia? In cosa consisterà la sua azione amministrativa per sviluppare questo strategico settore? Ha dei progetti?

Non esiste una vocazione univoca di Tertenia ci sono diversi settori trainanti, la mia visione è quella di mettere in sinergia tutti i settori per caratterizzare il territorio. Il nostro è sicuramente votato al turismo, come tutti quelli costieri della Sardegna, ma abbiamo bisogno di distinguerci completando e implementando l’offerta turistica balneare. Ciò lo si può fare sviluppando unitariamente e mettendo a rete tutte le risorse presenti sul territorio: mare, montagna, sentieristica, allevamento, agricoltura, prodotti caseari, quelli di panificazione, artigianato e arte.  I progetti che devono essere fatti sul territorio, vanno dalle infrastrutture alla riqualificazione, ma occorre lavorare anche sul marketing per la promozione della nostra offerta turistica.

I dati sull’emigrazione dalla Sardegna sono drammatici. Anche l’Ogliastra e Tertenia non sono immuni da questo problema, quali politiche intende adottare per cercare di porre un freno a questa fuga – specialmente di giovani -?

Sono fenomeni influenzati da meccanismi di scala superiore all’Ente Locale, non per questo ci dobbiamo arrendere. A Tertenia si vive abbastanza bene e abbiamo un trend di crescita, non esponenziale, ma comunque positivo. Sicuramente si ha la necessità di implementare il reddito pro-capite per marginare il fenomeno emigratorio. Il discorso ogliastrino è un po’ più complesso, i punti fondamentali sono: la sanità, l’istruzione e i trasporti, quindi ridare piena efficienza all’ospedale e cercare di delocalizzare le università. Assistiamo quotidianamente a laureati che non rientrano più a casa preferendo altri lidi, non è più sostenibile che la ricchezza prodotta nei territori di periferia venga trasferita nelle città, dobbiamo uscire dall’economia medioevale dove tutto il villaggio lavora per il re. Sui trasporti il nodo ogliastrino è rappresentato dal porto di Arbatax e il completamento della nuova SS125. Ecco su questi si incomincia ad intravedere un po’ di luce grazie anche all’impegno dell’assessore regionale dei Trasporti, Giorgio Todde, di origine ogliastrina.

Pianificazione territoriale: quali saranno gli interventi che apporterete per migliorare il territorio? Ci può illustrare le opere e lavori urbanistici che propone di portare avanti con la sua lista?

Qua partiamo da una base solida il PUC. Infatti il nostro è uno dei soli 12 Piani adeguati al PPR su tutta la costa sarda, un traguardo storico conseguito in questo mandato grazie ad impegno, perseveranza e competenza, da cui si possono trarre tanti spunti di azione sia pubblici che privati. Le opere, come già detto prima, sono mirate alla realizzazione delle infrastrutture e alla riqualificazione.

Conosciamo le problematiche che sta attraversando la Sanità ogliastrina. Il suo pensiero in merito? A livello comunale cosa propone per i servizi sanitari?

Come Comune ci siamo coordinati con i medici di base e la pediatra di Tertenia, soprattutto in questa situazione emergenziale. Un grande aiuto è arrivato dai volontari della Croce Verde Terteniese, si è fatta squadra in ogni situazione: dagli screening, ai tracciamenti, all’assistenza alle vaccinazioni. Un modello da esportare, in quanto la sanità territoriale riesce a garantire la giusta continuità assistenziale e di coordinazione sanitaria con ATS e il presidio ospedaliero di Lanusei

Il suo punto di vista sull’emergenza COVID-19, la campagna di vaccinazione e il “green pass”

Il numero di vaccinazioni a Tertenia ha raggiunto numeri soddisfacenti: all’ultimo aggiornamento si parla di 2700 seconde dosi somministrate su 3200 effettivi vaccinabili, dunque circa l’85% dei residenti domiciliati over 12. Per quanto riguarda il green pass, non ritengo sia la panacea di tutti i mali, ma lo vedo piuttosto come una spinta alla vaccinazione, che va completata per tornare ad un minimo di normalità.

L’importanza delle Associazioni. Quale sarà il rapporto tra Comune e queste realtà territoriali? Quali azioni amministrative porterete avanti per incentivare e rilanciare lo sport? Sulle esigenze del mondo giovanile?

L’associazionismo è un punto fondamentale di qualsiasi comunità, attorno all’associazionismo ruotano tante persone che con grande senso civico svolgono azioni di volontariato in favore di tutti. Tertenia ha delle bellissime realtà su questo argomento, giusto per citarne alcune: la Croce Verde, l’Avis locale, la Proloco, il GS Tertenìa Calcio, l’Eureka e Volley. Qualche altra è nata qualche anno fa, a cui si guarda con attenzione, ed operano per la ricerca degli usi e costumi tradizionali: come Is Maimones sulle maschere e Is Pintadoras per il pane. Riscuotono interesse anche altre associazioni che si stanno occupando di eventi estivi e di promozione turistica.

Insomma c’è tanto materiale di base, il ruolo del Comune è quello di riuscire a coordinarle, cosa non sempre facile in quanto riuscire a far sintesi tra tante linee di pensiero comporta un impegno costante di tempo e di risorse economiche per poter finanziare eventi e iniziative. La nostra idea è di istituire un assessorato dedicato a questo, per poter avere una linea diretta tra questo mondo importantissimo e la giunta comunale. Sullo sport è stato fatto tanto, come l’impianto sportivo Is Arranas, ma non basta: bisogna arrivare ad avere un palazzetto dello sport per valorizzare gli sport indoor e su questo abbiamo già le idee chiare.

Sui giovani è un tema complesso e sarebbe riduttivo parlarne in poche righe, gli adulti devono incominciare a capire che loro sono il nostro futuro e vanno coinvolti sin da ragazzi nella vita della comunità. Inoltre si ha la necessità di creare sinergia tra vari ambiti: fra cui la Parrocchia, la Consulta Giovanile, creata da noi in questo mandato, le associazioni culturali e quelle sportive che devono collaborare costantemente con le famiglie. Insomma c’è tanto da fare.

Chiudiamo con un’ultima domanda. La corsa elettorale sarà a tre, cosa ne pensa dei suoi avversari e della loro proposta politica?

Al di là del mio pensiero personale sui candidati, in tutta trasparenza non nego che nei loro confronti nutro simpatia e le ritengo persone intelligenti, conoscendole da tanto tempo. Con Guido Pisu ci conosciamo dai tempi del calcio, io nelle vesti di giocatore e lui dirigente. Con Franco Lai ho lavorato nella azienda della sua famiglia per più di dieci anni. Politicamente abbiamo però una visione molto diversa, sia sulla forma che sulla sostanza. Ritengo che la visione di sviluppo e di crescita di Tertenia sia nettamente alternativa alla loro, altrimenti non sarei qui a rispondere a queste domande in veste di candidato Sindaco.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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