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Speciale Elezioni. Lotzorai, intervista al candidato sindaco Cesare Mannini

Cesare Mannini, 43 anni, geometra. Dopo il diploma e il servizio militare, ha frequentato alcuni corsi di formazione per poi iniziare l’attività di collaborazione e formazione in diversi studi tecnici e di architettura che lo hanno portato a interfacciarsi con pubbliche amministrazioni, uffici regionali, imprese e professionisti di tutta la Sardegna. Nel 2005 si è iscritto al collegio dei Geometri di Nuoro e ha avviato il suo studio professionale, sempre a Lotzorai. Nel 2011 si è sono sposato con Federica ed è diventato padre di Tommaso e Alessandro. Nel tempo libero cerca di ritagliarsi tempo per la lettura, che insieme a fumetti, cinema e riscoperta della civiltà nuragica sono le sue passioni. Non riesce purtroppo a dedicare molto tempo al mare e alle escursioni, che comunque adora.

Conosciamolo meglio.

 

Partiamo dalla sua scelta di scendere in campo e candidarsi. Che cosa pensa di poter offrire alla sua comunità, nel caso in cui venisse eletto Sindaco?

La candidatura di oggi è il portare avanti un percorso iniziato cinque anni fa, quando con un gruppo di amici alla prima esperienza politica abbiamo in poche settimane costituito una lista e proposto le nostre idee ai Lotzoraesi. Abbiamo trascorso questi anni all’opposizione proponendo e portando all’attenzione del consiglio le istanze dei nostri concittadini. Oggi, avendo avuto la fortuna e il privilegio di conservare la fiducia del gruppo, di averlo allargato e di essere stato riproposto per guidarlo in questa tornata elettorale, ho accettato la candidatura con onore ed entusiasmo. Alla comunità di Lotzorai intendo offrire dedizione, competenze e l’intenzione di coinvolgere tutta la popolazione in un progetto comune di crescita, rinnovamento e nuove prospettive.

Se dovesse vincere le elezioni quale sarà la priorità nella sua agenda politica?

Rendere l’apparato comunale immediatamente efficiente ed a disposizione dei cittadini, è il primo strumento per poter realizzare il nostro programma ed affrontare un immediato percorso di crescita. Oggi gli uffici comunali ricevono il pubblico a singhiozzo e senza orari precisi, i telefoni squillano a vuoto e protocollare un documento è diventata un’impresa, in queste condizioni sono evidenti i gravi disagi per i cittadini e l’impossibilità di effettuare pianificazione e investimenti concreti a favore della collettività.

Qual è la vocazione di Lotzorai? In cosa consisterà la sua azione amministrativa per sviluppare questo strategico settore? Ha dei progetti?

La vocazione è chiaramente quella Turistica, dobbiamo recuperare tempo perduto e pianificare con cittadini e operatori un progetto condiviso che programmi quale sarà la rotta di Lotzorai nei prossimi 15-20 anni: cosa il paese vuole offrire al turista e come può farlo, migliorando allo stesso tempo vita e condizioni economiche dei residenti.

Per farlo sarà indispensabile interpellare i cittadini, riunirsi con tutti gli operatori locali e professionisti del settore, fare sintesi in un progetto comune e quel punto porre in essere tutte le azioni necessarie a raggiungere gli scopi prefissati. Dobbiamo costruire e percorrere una tabella di marcia che ci conduca passo dopo passo, e in costante miglioramento, alla Lotzorai che decideremo insieme.

Lotzorai ha una posizione e caratteristiche invidiate da tutti, il nostro progetto è volto a creare e collocare sul mercato turistico un “Brand Lotzorai”: il nostro paese deve tornare ad essere una meta e non un “transito obbligato”, condizione a cui siamo purtroppo relegati oggi.

Per giungere a questo obiettivo principale partiremo da alcuni interventi immediatamente realizzabili e senza bisogno di particolare copertura finanziaria: una cartellonistica adeguata che dia il benvenuto ai turisti e indichi in maniera puntuale destinazioni e punti di interesse del paese. L’immediata predisposizione e applicazione di un piano del decoro e della pulizia che riguardi centro urbano e spiagge. Una riorganizzazione e messa in sicurezza di viabilità e parcheggi dedicando maggior cura a spazi pubblici e infrastrutture. Cartellonistica, viabilità e potenziamento del servizio di raccolta rifiuti con contenitori collocati nei pressi di spiagge e aree comuni concorreranno nell’immediato alla valorizzazione del territorio e dei nostri beni quali aree archeologiche, zone umide e centro storico.

I dati sull’emigrazione dalla Sardegna sono drammatici. Anche l’Ogliastra e Lotzorai non sono immuni da questo problema, quali politiche intende adottare per cercare di porre un freno a questa fuga – specialmente di giovani -?

Una parziale risposta, l’ho data nella domanda precedente. Il nostro paese può offrire tanto ai residenti e ai giovani, in termini economici innanzitutto. Qui si potrebbe lavorare a pieno ritmo con il turismo non meno di 6 mesi all’anno e con attività legate ad agricoltura ed agroalimentare per tutti e 12 i mesi. Entrambi i settori trainerebbero poi edilizia e commercio in un circuito virtuoso. In queste condizioni troverebbero terreno ancor più fertile iniziative divulgative e culturali, settore in cui dobbiamo prodigarci come amministrazione per diventare un riferimento nella zona. Lavorando per mettere in piedi questo circuito virtuoso, possiamo caratterizzare il nostro paese per una qualità della vita elevatissima accompagnata da benessere economico, il tutto in una cornice ambientale e sociale di pregio indiscusso.

Altro intervento, con immediate ricadute positive per le giovani coppie, sarà l’approvazione del PUC – Piano Urbanistico Comunale (Ndr) – . Questo strumento di gestione del territorio, tra le altre cose, metterebbe a disposizione nuove aree per l’edilizia agevolata, in modo da realizzare alloggi a misura di famiglia ed a prezzi accessibili.

Insomma, vogliamo restituire a Lotzorai lo status di luogo ambito dove vivere, lavorare e far crescere i propri figli e per farlo intendiamo amministrare con lungimiranza e innovazione.

Pianificazione territoriale: quali saranno gli interventi che apporterete per migliorare il territorio? Ci può illustrare le opere e lavori urbanistici che propone di portare avanti con la sua lista?

Sin dal primo giorno di mandato intendiamo procedere con tutti gli adempimenti utili per l’approvazione e l’attuazione del PUC. È assodato che ad oggi, purtroppo, ci troviamo al punto zero del suo iter di approvazione. Occorre precisare che il PUC non è solo volumetrie o cemento: è lo strumento con cui si riprogetta e si può dare una nuova direzione al nostro paese, oggi imbrigliato in un PRG – Piano Regolatore Generale (Ndr) – vecchio di 36 anni. Con il PUC si riprogrammano servizi, infrastrutture, viabilità e aree verdi. Insomma si “disegnerà” la Lotzorai dei prossimi 20 anni, moderna, sostenibile, a misura di residenti e turisti. Ci saranno anche nuovi metri cubi, questo si, o meglio la rimodulazione di quelli già previsti e mai utilizzati. In particolar modo nelle zone F , turistiche, il cui potenziale ad oggi è stato sfruttato, poco meno di un decimo, e che andranno in buona parte ricollocate a causa dei vincoli sopraggiunti dopo la precedente localizzazione.

Il PUC ci darà, inoltre, la possibilità di utilizzare in maniera sostenibile e più remunerativa le aree agricole, oggi tutte equiparate in una unica macrocategoria, pur avendo profonde differenze tra le varie parti del territorio comunale. Ci permetterà di riqualificare compiutamente il centro storico, connettendolo e “ricucendolo” al meglio con le zone “B” e “C” limitrofe.

Altri interventi fondamentali saranno: la conclusione dell’iter di approvazione del piano di valorizzazione delle terre civiche la risoluzione dell’annoso problema degli usi civici nella frazione di Tancau. Altra cosa: la redazione e approvazione dei PUL – Piano di Utilizzo dei Litorali (Ndr) -.

Invece per quanto riguarda il PAI  – Piano per l’Assetto Idrogeologico (Ndr) – necessita di un accurato studio volto alla tutela dei rischi, ma anche di un alleggerimento dei vincoli che gravano su porzioni nevralgiche del nostro territorio.

Nel PIP – Piano per gli Insediamenti Produttivi (Ndr) – attiveremo i meccanismi che porteranno all’aumento del numero di lotti disponibili e all’assegnazione immediata a tutte le imprese che ne faranno richiesta.

Provvederemo all’adeguamento del nostro Piano particolareggiato del centro Storico al PPR – Piano Paesaggistico Regionale (Ndr) – e all’acquisizione della delega in materia Paesaggistica da parte di personale interno o convenzionato con il comune

Conosciamo le problematiche che sta attraversando la Sanità ogliastrina. Il suo pensiero in merito? A livello comunale cosa propone per i servizi sanitari?

La Sanità ogliastrina soffre sicuramente quelle che sono le difficoltà diffuse in ambito regionale ma acuite dal nostro essere eterna periferia. La cronica carenza di medici di base e in ambito ospedaliero, nel nostro territorio, è molto più marcata in quanto l’Ogliastra non è certo sede lavorativa ambita. Gli amministratori locali possono fare ben poco se non cercare di sensibilizzare i politici regionali, anche stimolandoli ad attuare un meccanismo di incentivi che possa “invogliare” i medici a lavorare in sedi periferiche come le nostre. Questa naturalmente è una piccola proposta per un problema certo più ampio e inerente a tanti aspetti.

A livello comunale occorre offrire un fattivo supporto alla Croce Azzurra, che da anni aspetta l’assegnazione della nuova sede, e lavorare per riportarvi il servizio del 118. Occorre stimolare la formazione di una cooperativa che operi nel sociale e nell’assistenza domiciliare, battersi per istituire un servizio di guardia medica turistica, dialogare e offrire supporto ai medici di base.

Il suo punto di vista sull’emergenza COVID-19, la campagna di vaccinazione e il “green pass”

Il Covid ci ha tolto tante delle certezze che avevamo accumulato in decenni di vita tranquilla, ma le negatività imposte dal contagio ci hanno fatto riscoprire l’importanza e i vantaggi del vivere in piccoli centri come il nostro: la solidarietà tra parenti e amici e spazi residenziali ampi e circondati dal verde.

Di fronte a situazioni come quella in corso, la politica non può che affidarsi alla scienza, e la comunità scientifica oggi ci dice che i vaccini sono la migliore forma di tutela che abbiamo per arginare il contagio e scongiurare i sintomi più gravi della malattia. Io mi sono vaccinato: ritengo sia la scelta migliore per la tutela della persona e della collettività. L’obbligo vaccinale e il green pass riguardano però la sfera delle libertà personali e dei diritti costituzionali, quindi è giusto che se ne occupi chi di dovere.

L’importanza delle Associazioni. Quale sarà il rapporto tra Comune e queste realtà territoriali? Quali azioni amministrative porterete avanti per incentivare e rilanciare lo sport? Sulle esigenze del mondo giovanile?

Le associazioni sono per definizione il cuore del tessuto sociale del paese, per l’Amministrazione è un dovere stimolarne e agevolarne costituzione e crescita, allo stesso modo sarà importante favorire il continuo dialogo e la collaborazione tra le varie realtà presenti a Lotzorai. Fermo restando quanto già detto per la Croce Azzurra, si offrirà massimo supporto ai gruppi folk, ai vari comitati e associazioni, facendo in modo che possano calendarizzare eventi, iniziative culturali e religiose con la massima collaborazione. Promuoveremo un’azione di incentivazione al dialogo tra le associazioni sportive del paese e a questo proposito solleciteremo una partnership tra Comune e Istituzione scolastica per la completa realizzazione del “Progetto Sportivo Sperimentale”, teso a legare le nuove generazioni lotzoraesi al polo sportivo presente a Lotzorai.

Chiudiamo con un’ultima domanda. La corsa elettorale sarà a due, cosa ne pensa del suo avversario e della sua proposta politica?

Più che proposta possiamo dare un giudizio e ragionare in termini di consuntivo, considerato che il mio “avversario” ha amministrato Lotzorai negli ultimi dieci anni. Nelle ultime undici estati, bisogna riconoscere, che ha avuto la possibilità di lavorare per il paese come nessuno l’ha avuta negli ultimi 50 anni e devo dire, purtroppo, senza raggiungere nessun degli obiettivi fondamentali per la crescita delle comunità.

La struttura amministrativa del comune è letteralmente in macerie: gli utenti che bussano alle finestre degli uffici per essere ricevuti e i telefoni a cui non risponde nessuno, ne sono l’emblema.

Il settore turistico è stremato dall’assenza di interventi e dialogo con gli operatori, il PUC è al punto zero, a nessuna nuova azienda è stato concesso di insediarsi nel PIP, il territorio è trascurato e le infrastrutture sono prive di manutenzione. Insomma: il programma che reitera da dieci anni è rimasto un libro dei sogni, a discapito dei cittadini. È dunque giunto il momento di cambiare, a vantaggio dei lotzoraesi.

 

 

 

 

 

 

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