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Sardegna “riciclona”: l’Isola è la seconda regione italiana per la raccolta differenziata

La Giunta regionale ha approvato l’Atto di indirizzo per lo sviluppo delle raccolte differenziate dei rifiuti urbani per il triennio 2020-2021-2022, stabilendo il mantenimento per il 2020 e il 2021 dei meccanismi di penalità/premialità per il conseguimento dell’80% di raccolta differenziata al 31 dicembre 2022.

Lo strumento della premialità/penalità, dice l’assessore all’Ambiente Gianni Lampis, si è rivelato efficace, dato che da un livello di raccolta differenziata del 2,8% del 2002 si è arrivati nel 2019 ad una percentuale del 72,9%, contribuendo a collocare la Sardegna al secondo posto fra le Regioni italiane.

L’assessore sottolinea che 363 Comuni su 377, cioè il 96%, hanno superato l’obiettivo di legge del 65% (contro i 341 del 2018) per una popolazione pari a circa l’80% sul totale; 118 Comuni hanno superato l’80% di raccolta differenziata, cioè l’obiettivo che questa Amministrazione si propone di conseguire al 2022, e un Comune, quello di Orosei, ha superato addirittura il 90%.

Per sopperire al progressivo esaurimento dei fondi premialità/penalità istituiti presso gli impianti smaltimento del territorio regionale, sul bilancio regionale 2021 sono stanziati 2 milioni di euro per consentire il mantenimento del citato meccanismo, destinati al Consorzio industriale provinciale di Villacidro, al Consorzio industriale provinciale Oristanese e al Consorzio per la zona industriale di Macomer.

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