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Saipem, sindaco Cannas: “Indispensabile rinnovare la concessione in scadenza”

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Il sindaco di Tortolì Massimo Cannas è intervenuto con un lungo post sulla concessione delle aree demaniali di Arbatax alla Saipem.

«Ritengo che sia indispensabile rinnovare la concessione delle aree demaniali, in uso da oltre 40 anni al cantiere Saipem di Arbatax, per un numero di anni almeno pari a quelli già trascorsi – osserva il primo cittadino – tale provvedimento sarebbe in linea con quanto avvenuto con gran parte delle concessioni demaniali, che hanno beneficiato di un rinnovo automatico per effetto della normativa di sostegno anticrisi legato all’emergenza pandemica».

«Oggi Saipem rappresenta una realtà occupazionale in crescita perché sta vivendo una ripresa produttiva, ma se non avesse la sicurezza di poter disporre di queste aree in concessione sarebbe nell’impossibilità di accettare nuove commesse, che, come è facilmente intuibile, necessitano di una programmazione pluriennale – spiega Cannas -. Ad oggi non risulta che su queste aree di cantiere siano state proposte nuove iniziative imprenditoriali, né si profilano nuovi investimenti certi. Appare dunque ingiustificato, in questo momento, aprire una discussione che verta sullo spostamento dell’industria in altri siti del nostro territorio. Mettere all’ordine del giorno una simile questione rischierebbe di causare l’effetto indiretto di uno spostamento del sito Intermare verso altre aree geografiche. È già successo con la nautica, che in parte si è ricollocata nelle aree del distretto produttivo di Olbia; e lo stesso sta accadendo per una parte della metalmeccanica nel sud Sardegna».

«Quanto detto non deve però escludere a priori che il territorio debba essere pronto a discutere ed a valutare, senza pregiudizio, nuove iniziative imprenditoriali certe e che dispongano di risorse finanziarie definite, qualora si presentassero – conclude il sindaco tortoliese -. Sicuramente si possono intraprendere nuove e più moderne relazioni industriali con la Saipem e con le imprese insediate al fine di migliorarne la convivenza ambientale e paesaggistica col centro urbano e di favorire una maggior ricaduta occupazionale nel territorio».

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