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Covid-19, PD: “Test salivari per garantire la sicurezza sanitaria nelle scuole della Sardegna”

«L’anno scolastico in Sardegna sta per iniziare e la Giunta regionale rischia di farsi trovare ancora una volta impreparata a un appuntamento importante e delicato. Oltre ai vaccini, al distanziamento sociale, all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale, alle sanificazioni al green pass, esiste uno strumento economico, efficace e di facile utilizzo che aiuterebbe la scuola in presenza a ripartire in totale sicurezza: i tamponi salivari».

Ad affermarlo in una nota sono i consiglieri regionali del Partito Democratico che hanno presentato un’apposita interrogazione in Consiglio Regionale.

«Recenti studi hanno dimostrato la validità scientifica di questi test, che oltretutto sono molto più pratici e meno invasivi dei tamponi nasali e naso-faringei – osservano gli esponenti dem -. Molte regioni, a partire dalla Toscana, hanno già predisposto l’utilizzo di tamponi salivari antigenici e molecolari. Test che proponiamo vengano effettuati agli studenti sino ai 17 anni e per il personale che a vario titolo opera nelle scuole, nelle università, compresi gli educatori».

È evidente che lo strumento più importante ed efficace per contrastare il diffondersi del virus resti il vaccino – spiegano i consiglieri regionali del Pd – ma l’inizio dell’anno scolastico nelle scuole sarde è previsto per il 14 settembre e una parte consistente del personale scolastico e degli studenti vaccinabili non è ancora immunizzato e verosimilmente una quota di questi non potrà esserlo ancora per diverse settimane. Va da sé che se l’Isola seguisse l’esempio di altre regioni predisponendo l’utilizzo dei test salivari nelle scuole si doterebbe di uno strumento strategico in più nella lotta quotidiana contro l’attuale emergenza pandemica e risolverebbe anche temporaneamente il problema dell’eventuale assenza di vaccinazione e Green Pass in taluni soggetti presenti nel personale scolastico».

«Chiediamo al Presidente Solinas, all’Assessore alla Pubblica Istruzione Biancareddu e all’Assessore della Sanità Nieddu se non ritengano opportuno di prevedere e attivare l’utilizzo di questi test ai fini di controllo e tracciamento del contagio. Rinunciare a questa possibilità significherebbe favorire l’avanzata del virus e rendere meno agevole e sicuro il regolare svolgimento della didattica in presenza nelle scuole dell’Isola» concludono i consiglieri regionali del Pd.

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