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Incendi, l’associazione ecologista “GrIG” chiede lo stop della caccia per il 2021-22

Il Gruppo d’intervento giuridico (Grig) chiede la sospensione della caccia per la stagione 2021-2022 in Sardegna, Sicilia e Calabria.

Scrivono i componenti dell’associazione, in una nota ufficiale: “Tutti abbiamo visto le drammatiche immagini dei devastanti incendi che hanno colpito e continuano a colpire pesantemente boschi, pascoli, campagne italiani, in particolare in Sardegna, in Sicilia e in Calabria.

Vite umane perse, danni non ancora puntualmente stimati alle attività agricole e all’allevamento, terrificanti danni ambientali e alla fauna selvatica.

Secondo i dati elaborati dall’ European Forest Fire Information System (EFFIS) della Commissione europea, dall’1 gennaio al 14 agosto 2021 sono stati percorsi dal fuoco in Italia ben 120.166 ettari, un’estensione analoga alla città di Roma, con ben 472 incendi di grandi proporzioni (oltre 30 ettari bruciati)

Nel 2021 sono italiani oltre un terzo dei boschi europei finora percorsi dal fuoco, pari a 358.024 ettari.

Non vi sono ancora stime attendibili sui danni ambientali e alla fauna selvatica e il principio di precauzione (artt. 191 del TFUE, 3 ter del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.) prevede che una delle prime sensate cose da fare sia vietare la caccia, quantomeno nelle regioni maggiormente colpite dal devastante fenomeno degli incendi.

Possono farlo sia le Regioni, direttamente (art. 19 della legge n. 157/1992 e s.m.i.), sia il Ministero della Transizione Ecologica, in via sostitutiva (art. 8, comma 3°, della legge n. 349/1986), così come riconosciuto anche dalla Corte costituzionale (Corte cost. n. 283/1993).

L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) ha, quindi, inoltrato (16 agosto 2021) una specifica istanza ai Ministri della Transizione Ecologica e delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e ai Presidenti delle Regioni autonome della Sardegna e della Sicilia e della Regione Calabria con la richiesta di adozione di provvedimenti di sospensione della caccia per la stagione venatoria 2021-2022 per evitare un gravissimo danno alle specie faunistiche oggetto di prelievo venatorio.

Quantomeno nelle regioni (Sardegna, Sicilia, Calabria) dove gli incendi hanno causato già i danni più devastanti la caccia dev’essere sospesa per almeno un anno”.

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