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Forestas e campagna antincendio, criticità e limitazione operativa: stato di agitazione sindacale

Il S.A.Di.R.S annuncia lo stato di agitazione sindacale.

Scrive il sindacato: “L’Agenzia regionale Forestas è ormai travolta dai ben noti problemi contrattuali ed organizzativi che l’hanno ridotta alla paralisi e trasformata – sin dalla sua nascita nel 2016 – in un caso di studio nazionale, tra le amministrazioni pubbliche più allo sbando e fuori controllo.

Dopo i rocamboleschi equilibrismi degli anni scorsi, tra indagini della procura sull’abuso di mansioni superiori e tentativi di normalizzare l’assetto contrattuale di questa agenzia regionale, onde consentire l’utilizzo regolare dei suoi 5000 dipendenti, ad esempio per garantire l’operatività della campagna Antincendio, pensavamo di averle viste tutte.

Abbiamo invece appreso ieri che la Corte dei Conti (la stessa che giustamente puntava la propria lente sulla stortura di un contratto inapplicabile all’Agenzia e quindi foriero di spese illegittime per mansioni superiori) ieri si è espressa rigettando l’accordo di transito al CCRL che la regione applica a quasi tutti i propri dipendenti (tranne che ai lavoratori di Forestas).

Una Corte dei Conti che – per motivi che appureremo in altra sede – ha scelto di non entrare nel merito dei costi contrattuali (cioè la propria competenza) dell’accordo di transito (faticosamente firmato dalla Regione e dalla maggioranza delle Sigle rappresentative) ignorando quindi le competenze attribuitele dall’art. 47 del D. Lgs 165/2001 – per entrare nel merito di questioni amministrative e sindacali quali la “rappresentatività” del tavolo faticosamente composto per la trattativa più lunga del secolo: quella che avrebbe dovuto consentire – dopo mille inutili pezze – di far lavorare dei dipendenti pubblici con un contatto adeguato ed interamente applicabile.

Dunque oggi, 11 giugno, siamo costretti a prendere atto che nel pieno della Campagna Antincendio la struttura che dà il maggiore contributo in termini di uomini e mezzi schierati, sarà al palo.

La lotta agli incendi, non dovrebbe essere nè un’emergenza, nè una sorpresa, eppure anche quest’anno c’è molto di che preoccuparsi: si rischia di non poter mettere in campo neppure il 15% delle forze necessarie e programmate.

Mancheranno soprattutto vedettisti ed autisti, personale qualificato che Forestas ha ma che non potrà schierare per gli arcinoti problemi contrattuali. Sono necessarie quasi 900 figure di operai specializzati che attualmente invece sono inquadrati nel primo livello (alcuni lavoratori hanno da 30 anni questo inquadramento, grazie alle storture del CCNL dell’agroindustria).

La “pezza” ereditata dal peccato originale della legge 8/2016, per la gestione 2020 delle solita “emergenza contrattuale” – ossia la L.R. 18 del 25 giugno 2020 – è anch’essa in procinto di crollare, sotto la scure del giudizio di incostituzionalità della Somma Corte, già riunitasi il 25 maggio: giusto il tempo di vedere pubblicata la sentenza, ed il quadro dell’Agenzia tornerà al caos completo dello scorso anno.

La sabbia nella clessidra dovrebbe finire a giorni. Siamo certi che presto qualche “responsabile” tornerà a proporre il famoso pastrocchio di scandalosa illegittimità e patetica presa in giro per i lavoratori (e per la stessa Corte dei Conti) chiamata, appena un anno fa “lodo Caria-Mele” – ossia la proposta di una leggina-improponibile che qualcuno pensava di poter portare in Consiglio regionale per sancire per legge (questa si palesemente incostituzionale) che in
Campagna Antincendio (siccome è “emergenza”) si può fare ricorso all’utilizzo senza limiti e senza regole di “mansioni superiori” per far lavorare il personale inquadrato al I livello del CCNL delle cooperative forestali, richiedendogli mansioni da II, III, IV livello.

E siamo certi che non mancheranno sigle “responsabili” pronte a farsi carico di questo fardello: per dirla
come il TAR Sardegna (sentenza 166/2000) : “L’interesse al mantenimento dello status quo perseguito dalle Organizzazioni [sindacali, ndr] ricorrenti appare addirittura in contrapposizione rispetto a quello dei dipendenti di FORESTAS a conseguire, attraverso il passaggio al comparto di contrattazione regionale, l’applicazione del ben più favorevole CCRL” La Corte dei Conti ha ritenuto di rigettare un Accordo di portata storica, che riguarda oltre cinquemila lavoratori e le loro famiglie, e che chiuderebbe una vicenda annosa risolvendo infiniti contenziosi anche
giudiziari.

Questa O.S., la più rappresentativa dei lavoratori operai impiegati e quadri dell’Agenzia, è costretta a prendere atto che – ad oggi- nessuno sa SE, COME e QUANTI uomini di Forestas potranno essere effettivamente schierati, nella legalità di regole di ingaggio e contrattuali indispensabili a garantire la sicurezza e la disponibilità delle forze in campo.

Non dubitiamo ci siano già interlocuzioni sotterranee che mirano a seppellire le cose come stanno e a mettere in atto pseudo-soluzioni che violano ancora e sempre quel dovere di correttezza e buona fede che è in capo al datore di lavoro perché, ancora una volta, si vorrebbe costringere i dirigenti e sostituti dirigenti ad applicare per gli operai l’istituto delle mansioni superiori per i mesi dell’antincendio per poi riportarli nuovamente giù nel loro livello di origine (ovvero il primo) fino alla prossima campagna antincendi, perpetrando quella che la stessa Corte dei conti (quando ancora si occupava di aspetti finanziari anziché sindacali) definì “una situazione di clamorosa illegalità”.

Si apre quindi una nuova estenuante fase di conflitto sindacale, che pagheranno i boschi sardi (rimasti senza difese in piena estate) se non vi sarà una forte volontà politica per arrivare alla conclusione di questa triste e paradossale vicenda: la soluzione non può essere certamente quella di attribuire le mansioni superiori nell’ennesimo tentativo di “comprare” o “barattare” i lavoratori di Forestas.

Fin da ora preannunciamo che, nel caso si dovessero adottare pezze che ci allontanano dal CCRL o che mirino addirittura ad impedirne per sempre l’applicazione, riprenderemo con forza le iniziative di lotta, anche durante la campagna Antincendi.

A questo proposito, corre l’obbligo di ricordare che l’Agenzia Forestas non si è ancora dotata di un regolamento per gli scioperi, nonostante i numerosi inviti della Commissione di Garanzia. Un’inadempienza infinita.
Comunichiamo, quindi, con la presente la convocazione di un’assemblea sindacale straordinaria regionale, per il giorno 23 giugno p.v. dalle ore 10 alle 14, sotto forma di sit-in nelle due locations:

1) nel piano pilotis sotto il Consiglio Regionale

2) davanti alla sede della Corte dei Conti – Sezioni riunite e sezione regionale controllo Sardegna in via Lo
Frasso 4 a Cagliari, nel rispetto delle normative CoViD-19, per chiedere spiegazioni e per sollecitare un intervento che metta in sicurezza l’Agenzia e la campagna AIB, senza PEZZE e con riguardo all’applicazione della LR 6/2019 al
Personale di Forestas.

Per tutto quanto sopra, ci vediamo inoltre costretti a formalizzare con la presente lo stato di agitazione sindacale, su forte pressione di tutti i lavoratori iscritti e non iscritti, non potendo sottovalutare i segnali negativi e contrastanti che ci conducono silenziosamente a quella che temiamo sia la peggior campagna antincendio di sempre, dopo mesi di infruttuosa e paziente attesa, dopo dieci anni di vacanza contrattuale, dopo le indagini della procura della Corte dei conti, dopo le tantissime sentenze dei Tribunali del Lavoro e Tribunali amministrativi.
Tanto si comunica ai sensi e per gli effetti di cui alla L.146/1990”.

 

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