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Il leghista Pillon contro l’Università di Bari: “Le donne sono portate all’accudimento, i maschi alla tecnica”

Il leghista replica alla decisione del rettore dell’Università di Bari che prevede il 30% di tasse in meno per le iscrizioni delle studentesse, volta a facilitare le donne nell’intraprendere percorsi di studi e carriere altrimenti quasi totalmente appannaggio maschile. “È naturale che i maschi siano più appassionati a discipline tecniche, tipo ingegneria mineraria per esempio, mentre le femmine abbiano una maggiore propensione per materie legate all’accudimento, come per esempio ostetricia”.

La risposta del senatore sta facendo molto discutere. Ecco il post completo.

“L’università di Bari spinge per far iscrivere ragazze a corsi di laurea tipicamente frequentati in prevalenza dai ragazzi. È naturale che i maschi siano più appassionati a discipline tecniche, tipo ingegneria mineraria per esempio, mentre le femmine abbiano una maggiore propensione per materie legate all’accudimento, come per esempio ostetricia. Questo però non sta bene ai cultori del Gender, secondo i quali ci devono essere il 50% di donne nelle miniere e il 50% di uomini a fare puericultura. Ovviamente ognuno è libero, e ci sono le sacrosante eccezioni, ma è naturale che le ragazze siano portate verso alcune professioni e i ragazzi verso altre. Imporre ai maschi di pagare più delle femmine per orientare la libera scelta di un percorso universitario è un modo di fare ideologico, finalizzato a manipolare le persone e la società. La cosa divertente è che proprio sulla base della stessa ideologia Gender, orgogliosamente propugnata dal Ddl Zan, agli studenti maschi basterà autopercepirsi come femmine per i pochi minuti necessari all’atto dell’iscrizione per poter beneficiare legalmente dello sconto. Già Manzoni insegnava che più le regole sono idiote, più è facile aggirarle. Chissà cosa ne pensa il ministro. Proverò a chiederglielo”.

 

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