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Omicidio Dina Dore. La figlia cita il padre uxoricida per danni e lui dal carcere si dice pronto a metterle i beni a disposizione

Francesco Rocca, condannato in via definitiva come mandante dell’omicidio della moglie Dina Dore, avvenuto nel 2008, ha depositato attraverso i suoi avvocati Giampaolo Mura e Giovanni Pinna Parpaglia, l’atto di costituzione davanti alla giudice civile del tribunale di Nuoro, Federica Meloni, nella causa promossa dalla figlia per il risarcimento dei danni patiti a seguito del delitto.

Quella di oggi è stata la prima udienza del procedimento intentato dall’avvocata Anna Maria Busia per conto della figlia di Rocca, che ora ha 13 anni.

Nell’atto di costituzione – come riporta Ansa Sardegna – il dentista di Gavoi si è detto pronto a mettere a disposizione della 13enne il suo patrimonio, specificando che non si è mai sottratto ai suoi doveri e riconoscendo anche di avere un debito nei confronti della ragazza.

 

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