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Hospice di Nuoro, promesse disattese. Di nuovo in protesta i pazienti oncologici

Il caso Hospice, il reparto dell’ospedale Zonchello di Nuoro che assiste i malati terminali, ancora chiuso per mancanza di personale nonostante le promesse di riaprire lunedì 26 aprile, torna prepotentemente alla ribalta nel capoluogo barbaricino.

I pazienti oncologici dell’associazione “Vivere a colori” si sono incatenati per la seconda volta in pochi giorni davanti alla struttura: una protesta composta e silenziosa con l’obiettivo di sbloccare subito la situazione.

«Tutta la mia solidarietà ai pazienti, i loro familiari e le associazioni di volontariato che oggi hanno manifestato il loro disappunto per la situazione dell’hospice. Quando i cittadini sono costretti a reclamare dei diritti sacrosanti facendo ricorso a iniziative così estreme è una sconfitta per tutti – ha commentato il sindaco di Nuoro Andrea Soddu –  Nei giorni scorsi ho affermato che non avrei espresso soddisfazione per l’annunciata riapertura dell’Hospice senza prima vedere le porte aperte, il personale sanitario al completo e la ripresa dei ricoveri. Purtroppo è un film che abbiamo già visto, troppe volte siamo stati testimoni di annunci che poi non si sono trasformati in fatti. Ora però la misura è colma, ormai siamo di fronte all’improvvisazione. La Assl e la Regione facciano chiarezza una volta per tutte sulla situazione del reparto. È in grado di garantire la piena operatività con l’attuale personale? Arriveranno i due nuovi medici promessi? Se sì, quando? I cittadini chiedono giustamente risposte certe e immediate. Non si può assistere a questo stillicidio di annunci e promesse, qui ci sono in gioco i diritti dei pazienti a cui è doveroso garantire assistenza e ogni tipo di cura negli ultimi momenti della loro vita».

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