Dal 1 maggio ad Arzana sarà in servizio un solo medico di base.
Un grande disagio per la popolazione del paese ogliastrino, visto anche l’alta percentuale di anziani e l’attuale periodo storico di emergenza mondiale causata dalla pandemia Covid-19.
A tal proposito il sindaco, Angelo Stochino, in una nota ufficiale ha illustrato le misure straordinarie e temporanee adottate per sopperire alla mancanza di uno degli specialisti di medicina generale.
Scrive Stochino: “Come saprete, la Dott.ssa Vanessa Cau, medico incaricato provvisoriamente di sostituire il Dott. Raffaele Sestu, a partire dal 1° maggio 2021, cesserà la propria attività convenzionata di assistenza primaria.
Nonostante i ripetuti avvisi pubblicati nel sito istituzionale ATS, non si è riusciti, al momento, a reperire un medico che possa ricoprire tale ruolo sino alla nomina, da parte della Regione Sardegna, di un titolare a tempo indeterminato.
Ciò posto, per sopperire a tale mancanza e cercare di garantire a tutti gli arzanesi l’assistenza medica di base, gli assistiti della Dott.ssa Cau sono invitati ad effettuare una scelta in favore di un medico di medicina generale tra quelli di seguito indicati:
Dott.ssa DOA Franca – sede ambulatoriale Arzana -, Dott. MONNI Serafino Feliciano e Dott. SETTE Gabriele Antonio – entrambi con sede ambulatoriale Villagrande -.
Gli uffici per effettuare la scelta e revoca del medico, ubicati a Lanusei presso il presidio ospedaliero Nostra Signora della Mercede, Via G. Pilia, sono aperti dal lunedì al venerdì, dalle ore 11.00 alle ore 13.30.
Colgo l’occasione per rammentarvi che l’attuale amministrazione comunale, nei limiti delle proprie competenze, sta facendo il possibile affinché venga al più presto nominato un medico che possa garantire, assieme alla Dott.ssa Doa, l’assistenza medica di base alla nostra comunità.
Al riguardo, vi evidenzio che, assieme al Sindaco del Comune di Villagrande Strisaili, ci stiamo impegnando affinché la Regione Sardegna provveda al più presto ad assegnare la posizione scoperta in via definitiva, in modo da rendere la posizione più appetibile ai pochi, pochissimi medici di base disponibili”.