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Oliena, le gelate rovinano la produzione vitivinicola. Chiesto il riconoscimento di calamità naturale

Gelate di aprile come un flagello per un settore trainante come quello vitivinicolo a Oliena. Il brusco calo delle temperatura ha provocato dei danni irrimediabili nel paese ai piedi del Corrasi. Non bastava la crisi ora tantissime aziende sono state messe in ginocchio dalle gelate in un periodo cruciale per la pianta.

Il sindaco di Oliena Bastiano Congiu valutata la gravissima situazione chiederà alla Regione lo stato di calamità naturale nel tentativo di alleviare almeno le perdite.

Per capire bene la drammaticità del problema occorre analizzare il comparto e la sua vitalità per l’economia del territorio.

Oliena ha un patrimonio viticolo di circa 700 ettari. Due cantine cooperative sociali dove conferiscono oltre 150 soci. Inoltre ci sono altri quattro imprese private che imbottigliano il loro prodotto con un’etichetta che li distingue nel mercato.

“Il danno interessa oltre l’80 per cento del territorio comunale. Le aziende colpite hanno subito danni in alcuni casi sul 100 per cento della produzione di quest’anno con gravi ripercussioni anche sulla successiva”, dice il primo cittadino, che aggiunge “abbiamo già segnalato informalmente alla Regione la situazione e nei prossimi giorni adotteremo una delibera dichiarando lo stato di calamità naturale. Chiediamo un pronto intervento al fine di ottenere un risarcimento per le aziende colpite. Siamo seriamente preoccupati per l’economia del paese già fortemente in crisi per via delle restrizioni dovute al Covid. Il settore agricolo che in parte era riuscito a salvarsi adesso si vedrà costretto ad affrontare questo ulteriore dramma”, conclude il sindaco.

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