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1° aprile 1957: la BBC manda in onda per scherzo il documentario sugli “alberi degli spaghetti”

Il primo aprile, si sa, ha sempre aiutato la nostra fantasia a galoppare per inventare una bugia al tempo stesso assurda e divertente ma anche, perlomeno un po’, credibile. Gli scherzi più esilaranti della storia sono tanti. Nel ’72 venne annunciata la morte del mostro di Lochness, nel 2010 Google lanciò un’applicazione che avrebbe dovuto tradurre la voce degli animali (una sorta di Google traduttore per i nostri amici a quattro zampe). Nel 1962 in Svezia venne detto ai telespettatori che, mettendo una calza di nylon sugli schermi, avrebbero potuto vedere le immagini a colori (c’era ancora solo il bianco e il nero).

Lo scherzo più divertente, comunque, rimane quello risalente a più di sessant’anni fa.

È il 1° aprile del 1957 quando la Bbc manda in onda, all’interno del programma d’attualità Panorama, un falso documentario. Una gioiosa famiglia svizzera sta raccogliendo dagli alberi del proprio giardino degli spaghetti. Una voce parla, intanto, dell’arrivo della primavera. Non solo nel Regno Unito, dice la voce, ma anche in Svizzera l’inverno è stato meno rigido del solito e questo ha portato a un’eccezionale raccolta di spaghetti. Le donne, dopo aver colto i lunghi fili, li posano nel cestino e poi li stendono su una coperta adagiata sul prato – affinché possano asciugare –. In Svizzera, continua il documentario, la produzione è soprattutto a livello familiare, non come in Italia dove sono presenti enormi piantagioni di alberi di spaghetti. Alla fine del filmato, una donna si reca al paese e consegna gli spaghetti a un ristorante. Nell’ultima scena, i commensali brindano, inneggiando all’ottimo prodotto.

Gli ideatori furono il cineoperatore austriaco di Panorama, Charles de Jaeger, e Albert Kunz, pubblicitario che lavorava all’Ufficio nazionale del turismo svizzero a Londra. Quando de Jaeger era bambino e frequentava le scuole in Austria, il maestro disse a lui e ai suoi compagni che erano così stupidi che, se qualcuno avesse detto loro che gli spaghetti crescevano sugli alberi, ci avrebbero sicuramente creduto. Da questa vecchia storiella i due tirarono fuori l’idea. Concordato lo scherzo con l’editore di Panorama, de Jaeger partì subito in Svizzera a girare. Il filmato venne poi modificato e rifinito nel Regno Unito. La voce fuori campo è di Richard Dimbleby, noto presentatore – questo diede autorevolezza al documentario –.

A quel tempo gli spaghetti non erano molto conosciuti, erano più che altro diffusi in scatolette già pronte e condite: il documentario ebbe quindi un enorme successo. Centinaia di persone mandarono lettere alla redazione o telefonarono per verificare l’autenticità della notizia o per chiedere come coltivare un albero di spaghetti. Gli operatori del centralino rispondevano – tipico humor inglese – di provare a mettere una manciata di spaghetti in una lattina di sugo e sperare che la pianta crescesse.

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